La Nuova Sardegna - Maturità, nuova rivoluzione
Maturità, nuova rivoluzione La Moratti al lavoro: spariscono esami orali e crediti di Roberta Rizzo MILANO. La rivoluzione scolastica è alle porte e l'esame di maturità cambierà un'altra vo...
Maturità, nuova rivoluzione
La Moratti al lavoro: spariscono esami orali e crediti
di Roberta Rizzo
MILANO. La rivoluzione scolastica è alle porte e l'esame di maturità cambierà un'altra volta: gli orali scompariranno così come i crediti, gli studenti saranno di fronte ad una commissione d'esame composta solo da docenti interni. Ad anno scolastico iniziato si dà il via al cambiamento, e le regole nuove le stanno scrivendo ben quattro commissioni.
Le ha volute il ministro Letizia Moratti che in tal modo fa "tabula rasa" del lavoro svolto dal suo predecessore, il senatore diessino, Luigi Berlinguer. Sui cicli scolastici sta lavorando la commissione presieduta dal professor Giuseppe Bertagna e la proposta sarà pronta entro il 20 dicembre. L'appuntamento più atteso sarà comunque quello degli "Stati generali dell'istruzione", nei quali parteciperanno studenti, genitori, insegnanti, sindacati. In sostanza l'orientamento del ministro Moratti indica un obbligo di 12 anni di istruzione e/o formazione per tutti, frequenza della scuola dell'infanzia come possibile credito per il soddisfacimento di almeno un anno dei 12 previsti, conferma della durata quinquennale per la scuola primaria e triennale delle medie, il che comporterebbe una durata di 4 anni per la scuola superiore, e un percorso di formazione professionale dai 14 ai 21 anni.
Una seconda commissione valuterà invece il sistema scolastico, ed è presieduta dal professor Giacomo Elias mentre la commissione per il codice deontologico degli insegnanti è stata affidata al cardinale Ersilio Tonini. La quarta e ultima commissione valuterà lo stato di applicazione della legge di parità tra scuole pubbliche e private.
"Sebbene si tratti solo di indiscrezioni", afferma l'ex ministro per l'Istruzione, Luigi Berlinguer, "si può dedurre che il governo Berlusconi voglia dimostrare che prima nella scuola c'era il deserto mentre ora ci sarà il paradiso. Francamente è incomprensibile il motivo per cui vogliano cancellare le precedenti esperienze. Questo non è un modo serio di procedere. Togliere l'esame orale alla maturità è inutile ed errato. E questo si fa sulla pelle dei ragazzi".
Anche i sindacati sono sul piede di guerra e non digeriscono le nuove linee di Letizia Moratti. "Con questa riforma si torna indietro di quarant'anni", afferma il segretario della Cgil-Scuola, Enrico Panini, "il sistema duale (indirizzo tecnico o indirizzo "intellettuale") porta una selezione e rigidità nei confronti dei ragazzi che non possono decidere a 12 anni se vorranno fare l'archietto o il filosofo. In più la Finanziaria non risponde alle richieste dei 700.000 insegnanti, il cui contratto scadrà il 31 dicembre, di parificare gli stipendi a quelli europei. Per questo abbiamo proclamato lo sciopero generale per lunedì prossimo".