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La nuova Sardegna-la Cgil scuola mobilita i genitori contro la Moratti

Lula, la Cgil scuola mobilita i genitori contro la Moratti LULA. "E' un modello superato dagli anni 70, il ministro Moratti ripropone una scuola che avevamo rifiutato". Così esordis...

16/02/2004
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Nuova Sardegna

Lula, la Cgil scuola mobilita i genitori contro la Moratti
LULA. "E' un modello superato dagli anni 70, il ministro Moratti ripropone una scuola che avevamo rifiutato". Così esordisce la segretaria CGIL-scuola Lisetta Bidoni durante un incontro tenutosi nell'Istituto "Sebastiano Deledda". La sindacalista di fronte a genitori e insegnanti, ha messo alla graticola la legge Moratti, criticato la circolare applicativa e la iscrizione all' anno scolastico 2004-2005. Ha insistito sulla necessità di valorizzare la scuola pubblica, tutelare il tempo-scuola e la qualità dell'istruzione, difendere la istruzione, a livello nazionale, respingendo la devolution alle Regioni della legislazione in materia di scuola per sostenere un federalismo solidale, mentre il decreto Moratti non è sostenuto da risorse finanziarie. Ed è mobilitazione, con il coinvolgimento delle famiglie.
Per la scuola dell'infanzia viene ritenuto insufficiente il passaggio, dal 1 settembre, dal tempo scuola attuale, a alivello settimanale, da 40/50 ore a 25/50 ore. No anche alle iscrizioni anticipate senza aver previsto l'adeguamento delle strutture e nuove professionalità. Forti preoccupazioni sono state espresse per la scuola primaria (elementare) e secondaria (media). Per Bidoni si riduce il tempo di frequenza: nelle elementari passando dalle attuali 30 ore settimanali (o 40 nel tempo pieno, comprensivo di mensa) alle 27 ore obbligatorie oltre al tempo facoltativo di 3+10; nelle medie da 30 ore (tempo pieno 36+4) a 27 ore obbligatorie oltre al tempo facoltativo-aggiuntivo di 6+7 ore. Per la sindacalista è un assemblaggio di ore. Poi la nuova figura del Tutor diventa l'insegnante prevalente e prevaricante. "Si ritorna al maestro unico - ha spiegato Bidoni - adatto a una società diversa. La scuola deve essere in grado di dare risposte più importanti. E il modulo, per le elementari è in grado di dare risposte".
Per la sindacalista non è accettabile che la scuola media sia ridotta ad un biennio unitario e al terzo anno di orientamento scolastico.
"E' un grave errore - ha precisato Bidoni - perchè sino adesso, finita la terza media è obbligatorio il primo anno alle superiori. La Moratti torna indietro e annulla questo tipo di orientamento: la scelta ha da farsi sei mesi prima, con la iscrizione nel mese di febbraio, quindi a 12 anni,inizio classe 3. Non è possibile. La scelta va rinviata di almeno due anni".
Lisetta Bidoni dopo aver ascoltato tutti ha invitato i genitori a partecipare alle manifestazione di Nuoro (21 febbraio) e Roma (28 febbraio) contro la riforma del ministro Letizia Moratti.
Bernardo Asproni


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