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La Nuova Ferrara: Supplenti, mancano i fondi

La coperta è corta, anzi cortissima. Gli istituti superiori non stanno più nelle spese. Dal ministero arrivano risorse che non coprono nemmeno la quinta parte di quanto ogni scuola necessiterebbe per un corretto funzionamento

14/04/2007
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La coperta è corta, anzi cortissima. Gli istituti superiori non stanno più nelle spese. Dal ministero arrivano risorse che non coprono nemmeno la quinta parte di quanto ogni scuola necessiterebbe per un corretto funzionamento. Conti alla mano, Roma è debitrice di parecchie migliaia di euro. «Abbiamo pagato - spiega Alfonso Serafini dirigente scolastico dell’istituto Carducci - regolarmente tutti gli stipendi e gli oneri per le supplenze temporanee (quelle che vanno dai 15 giorni in su, ndr) fino al 31 dicembre 2006 anticipando gli importi e la liquidità di cassa, e dal ministero non è arrivato ancora alcun rimborso. Per il 2007 è arrivato finora un unico stanziamento di ventimila euro circa che non copre neppure minimamente il costo che abbiamo sostenuto e che in previsione continueremo a sostenere fino alla fine di quest’anno scolastico». Solo per il 2005, 2006, il Carducci è creditore dello Stato per 102.119,60 euro, l’Istituto tecnico per geometri per 42.536,65 euro, il Circolo didattico di Portomaggiore per 110.457,49 euro, il Vincenzo Monti per 14.462,97. E tutti gli istituti di Ferrara e provincia si trovano nelle medesime condizioni, euro più euro meno.
«Gli importi disponibili in cassa - spiega Gabriele Evaristo Di Stefano dirigente scolastico dell’istituto per geometri Aleotti - sono già stati impegnati. L’istituto riuscirà a liquidare soltanto le supplenze temporanee fino al 30 aprile. Sarà quindi difficile provvedere alla liquidazione dei compensi accessori al personale e delle fatture ai fornitori». L’assenza di liquidità, se il ministero non provvederà a sanare la situazione in tempi brevissimi, rischia di paralizzare la macchina scolastica. «Le risorse di cassa - prosegue Lorenzo Lorenzetti dirigente del circolo didattico di Portomaggiore - sono state impegnate per i progetti didattici e per il funzionamento amministrativo. La scuola ha costi di gestione che vanno oltre il pagamento degli stipendi di insegnanti e supplenti, e che riguardano ad esempio il mantenimento delle strutture e una serie di servizi che coinvolgono la didattica e l’amministrazione». Attenzione che prima o poi non tocchi a tutti i genitori far colletta, come già accade.


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