La Nuova Ferrara-E' da bocciare la scuola della Moratti
E' da bocciare la scuola della Moratti I Comunisti italiani aderiscono alla manifestazione nazionale in difesa e per la valorizzazione della scuola pubblica indetta da Cgil-Cisl-Uil il ...
E' da bocciare la scuola della Moratti
I Comunisti italiani aderiscono alla manifestazione nazionale in difesa e per la valorizzazione della scuola pubblica indetta da Cgil-Cisl-Uil il 28 febbraio a Roma.
Si tratta di una manifestazione di straordinaria importanza che fa seguito a quelle del 28 novembre e 17 gennaio scorsi. Essa si inserisce nel contesto di una mobilitazione che da mesi interessa scuole, paesi e città, che vede protagonisti genitori, insegnanti, giovani, cittadini che si battono per respingere la controriforma Moratti e il suo primo decreto attuativo, che lottano per difendere il tempo scuola, il tempo pieno e prolungato, il diritto all'istruzione. La mobilitazione e la lotta costituiscono momento decisivo per sconfiggere il disegno della destra teso a destrutturare la scuola pubblica.
Operando tagli senza precedenti in termini di risorse e personale, favorendo in ogni modo e finanziando la scuola privata, abbassando l'obbligo scolastico, costringendo i ragazzini tredicenni a scegliere tra istruzione e formazione professionale, andando verso l'abolizione del tempo pieno e prolungato, la destra vuole dequalificare e destrutturare la scuola pubblica e trasformare in senso privatistico l'intero sistema formativo del nostro Paese; vuole riportarlo indietro di cinquant'anni quando un'istruzione qualificata era assicurata solo ad elites ricche e privilegiate.
Il 28 febbraio i Comunisti italiani saranno in piazza per contribuire a sconfiggere questo pericolosissimo disegno che, quando e se compiutamente realizzato, comprometterebbe il futuro di milioni di giovani, lo sviluppo economico, sociale e civile del nostro Paese.
Il 28 i Comunisti italiani saranno in piazza per riaffermare il valore della scuola pubblica, laica, democratica e pluralista, della scuola come luogo di società e interculturalità, di una scuola che garantisca a tutti il diritto allo studio, che preveda l'obbligo all'istruzione subito a 16 anni e formativo a 18, che assicuri il tempo pieno e prolungato a chi lo richiede, che sia dotata di strutture adeguate, che disponga delle risorse finanziarie ed umane necessarie, che riconosca pienamente l'insostituibile ruolo culturale, sociale e civile degli insegnanti e la loro libertà di insegnamento; che sia organizzata e strutturata in modo da assicurare a tutti un'istruzione qualificata e le stesse possibilità di accesso.
Questa scuola che vogliamo è l'esatto opposto di quella della Moratti: è la scuola di tutti, la scuola della Costituzione.
Giovanna Marchianò capogruppo Pdci Consiglio comunale di Ferrara