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La NAzione-Scuola a doppio canale "Diplomi o qualifiche E università per tutti"

LA SVOLTAVia libera al decreto sugli Istituti superiori Scuola a doppio canale "Diplomi o qualifiche E università per tutti" di Gaetano Basilici ROMA Il consiglio dei ministri ha approv...

28/05/2005
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La Nazione

LA SVOLTAVia libera al decreto sugli Istituti superiori
Scuola a doppio canale "Diplomi o qualifiche E università per tutti"
di Gaetano Basilici
ROMA Il consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare il decreto legislativo che riguarda l'ultima tranche della riforma della scuola, quella che tocca le secondarie superiori, il cui percorso è in pratica ridisegnato dopo ottant'anni. Il provvedimento dovrà arrivare sul tavolo della conferenza Stato-Regioni per un parere e poi approderà in Parlamento. La novità di questa riforma accolta con favore da centro-destra e Confindustria, ma con aspre critiche da centro-sinistra, Regioni e sindacati "è il concetto stesso del processo formativo: i ragazzi usciranno tutti con una qualifica o un diploma, c'è per tutti la possibilità, seppure con modalità diverse, di accedere all'università" ha detto Letizia Moratti, ministro dell'Istruzione.
Se la riforma entrerà effettivamente in vigore l'avvio sarà graduale e partirà dall'anno scolastico 2006-2007 saranno circa 600mila, secondo una stima del mensile Tuttoscuola, gli studenti che si iscriveranno ai nuovi licei, mentre altri 70mila entreranno nel canale dell'istruzione e formazione professionale. E' infatti previsto un doppio canale di istruzione: da una parte i licei (che rilasciano diplomi liceali), dall'altra, appunto, i percorsi dell'istruzione e formazione professionale (che rilasciano qualifiche e diplomi professionali). "L'impianto è unitario poiché assicura strumenti culturali comuni che rendono reversibili le scelte tra i diversi percorsi in modo assistito da parte delle scuole" ha precisato la Moratti. Che ha aggiunto: "Sono previsti stage e tirocini in entrambi i canali. Fino al 2010-2011 gli organici restano confermati e la copertura finanziaria è stabilita in 44 milioni di euro per il 2006 e 43 milioni per il 2007".
Licei. Ne vengono proposti 4 senza indirizzi (classico, scientifico, linguistico, delle scienze umane) e altrettanti con indirizzi: economico (istituzionale e aziendale), tecnologico (meccanico e meccatronico, elettrico ed elettronico, informatico e comunicazione, chimico e materiali, produzioni biologiche e biotecnologie alimentari, costruzioni, ambiente e territorio, logistica e trasporti, tecnologie tessili e dell'abbigliamento), artistico (arti figurative, architettura design ambiente, audiovisivo multimedia scenografia), musicale (musicale ecoreutico). I licei durano 5 anni (2+2+1), prevalentemente propedeutici al proseguimento degli studi, e terminano con un esame di Stato. Il titolo di studio conclusivo ha valore legale. E' prevista la personalizzazione dei corsi e la figura del tutor. Perché l'anno scolastico sia valido è obbligatoria la frequenza di tre quarti dell'orario annuale e viene valutata anche la condotta.
Professionali. Il decreto stabilisce i livelli essenziali di prestazione. Essi riguardano, tra l'altro, l'orario minimo annuale (990 ore, di cui tre quarti a frequenza obbligatoria e percorsi sia triennali sia quadriennali), il profilo educativo, culturale e professionale comune al sistema dei licei, le modalità di prosecuzione degli studi (un anno integrativo per accedere all'università), i requisiti dei docenti. L'attuazione concreta è affidata, invece, alle Regioni.
Campus. Un'unica sede potrà ospitare i licei (in particolare quelli con indirizzi) e i percorsi di istruzione e formazione professionale al fine di facilitare sia il raccordo tra l'una e l'altra branca di studio, sia il raccordo di entrambe con il mondo del lavoro. In questo modo, oltre che con l'alternanza scuola-lavoro, gli studenti avranno più opportunità di acquisire competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro.
Altre novità. Nel quinto anno di tutti i licei una materia non linguistica sarà insegnata in inglese. Nel linguistico sono previste 33 ore di conversazione con docenti di madrelingua. E' introdotta una seconda lingua comunitaria, obbligatoria. L'informatica è prevista nelle ore di matematica e al termine del primo biennio dei licei si consegue il "patentino informatico". I percorsi del liceo musicale possono essere avviati in convenzione con conservatori e accademie.


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