La Nazione-Pisa-Genitori in piazza contro la "riforma"
LA POLEMICA Corteo del '#8216;Comitato per la difesa della scuola pubblica'. L'adesione della Sinistra giovanile Genitori in piazza contro la "riforma" PISA '#8212; Il comitato dei genitori...
LA POLEMICA Corteo del '#8216;Comitato per la difesa della scuola pubblica'. L'adesione della Sinistra giovanile
Genitori in piazza contro la "riforma"
PISA '#8212; Il comitato dei genitori per la difesa della scuola pubblica scende in piazza, ancora una volta, contro la Riforma Moratti. Domani venerdì corteo da piazza Vittorio Emanuele (17.30) a piazza dei Cavalieri. Obiettivo: sollecitare il blocco del decreto attuativo approvato dal Governo il 23 gennaio. "Non abbiamo '#8212; spiega Marta Calamia '#8212; intenzione di arrenderci, questa riforma va fermata. I decreti Moratti, se non saranno bloccati, diventeranno operativi da settembre". La scomparsa del tempo pieno, la riduzione del numero degli insegnanti e delle ore di lezione sono solo alcuni dei punti contestati dal comitato dei genitori. "Questa riforma '#8212; continua Calamia '#8212; stravolgerà tutto il sistema scolastico compreso anche il mondo universitario che, per la prima volta, è al nostro fianco in questa protesta. Con i decreti Moratti, nell'Università saranno tagliati i fondi per la ricerca e aumenterà il precariato per il corpo docente. Ci auguriamo '#8212; conclude Calamia '#8212; che i cittadini partecipino numerosi al nostro corteo. Chiediamo al Governo il ritiro del decreto attuativo sulle scuole dell'obbligo e l'abrogazione dell'intera riforma Moratti. Lotteremo sempre per avere una scuola di qualità".
E anche la Sg-Sinistra giovanile aderisce alla manifestazione cittadina di domani. "Per una forza di sinistra che '#8212; afferma Andrea Giannone, responsabile provinciale università di Sg '#8212; vuole creare una università che sia il fondamento di un'Europa basata sulla conoscenza e sull'innovazione, le proposte del Ministro Moratti appaiono pericolose e preoccupanti. Vogliono ridurre gli investimenti e i fondi per il diritto allo studio, colpendo soprattutto le famiglie con un reddito medio-basso. Inoltre, saranno duramente colpiti anche i ricercatori che avranno solo contratti a termine. Le scuole della nostra provincia '#8212; conclude Giannone '#8212; sono sull'orlo del collasso finanziario e, per evitarlo, sono costrette a diminuire i servizi per gli studenti e a chiedere altri soldi alle famiglie. Chiunque abbia a cuore il futuro della scuola deve partecipare alla manifestazione del 20".
Marella Froli