La Nazione/Lucca: Sui banchi in aule affollate tra disagi e liste d’attesa
classi più affollate, liste di attesa per le materne, mancanza di ore per la copertura del tempo pieno e del prolungato, organico sottodimensionato per gli alunni diversamente abili.
Sui banchi in aule affollate tra disagi e liste d’attesa
di LAURA SARTINI
AD ATTENDERE gli alunni delle scuole che torneranno tra pochi giorni sui banchi di scuola, sono i problemi, vecchi e nuovi, dovuti sia a scelte politiche che alle ristrettezze economiche. Così può succedere, come è successo, che l’organico dei docenti e del personale Ata, venga ad essere pesantemente ridimensionato. E che un sindacato la Flc Cgil sottolinei direttamente il problema. «La più grossa responsabilità proviene dalla politica nazionale che negli ultimi anni ha fatto prevalere un’idea di sistema formativo in cui predomina l’esigenza del contenimento della spesa — afferma il sindacato — piuttosto che l’attenta analisi delle esigenze formative del territorio». Il sindacato poi lancia un fendente anche all’indirizzo dell’ufficio scolastico regionale. «Non ha derogato neanche di una virgola da quanto stabilito a livello ministeriale e, a cascata — prosegue — , a livello di ufficio scolastico provinciale è accaduta la stessa cosa». Il risultato, a detta di Giovanna Guastini, responsabile della segreteria provinciale Flc Cgil, saranno classi più affollate, liste di attesa per le materne, mancanza di ore per la copertura del tempo pieno e del prolungato, organico sottodimensionato per gli alunni diversamente abili. «Tutto ciò in conseguenza della Legge Finanziaria che ha imposto la revisione del rapporto alunni/classe, da 20,6 a 21 — aggiunge — . Dunque a questo parametro si è adeguata la circolare ministeriale sugli organici di diritto con la quale i dirigenti scolastici hanno predisposto gli organici dei vari plessi scolastici».
«ANCHE la circolare sugli organici di fatto della scorsa primavera — va avanti — , nonostante contenesse varie indicazioni che andavano nella direzione di una maggiore aderenza alle esigenze formative del territorio e delle famiglie, si è smentita nei fatti non consentendo significativi aumenti del numero delle classi». Per questo il sindacato riafferma il proposito, attraverso incontri già avviati a livello locale e regionale, di arrivare a un’adeguata dimensione degli organici che tenga conto delle esigenze formative del territorio.