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La NAzione-l'immissione in ruolo di 35.000 insegnanti e di 5.000 altri soggetti,

FIRENZE Il prossimo anno scolastico si aprirà a settembre con una ventata di novità. E soprattutto con 40mila precari in meno, a livello nazionale. Il ministero dell'Istruzione, dell'Università e...

05/08/2005
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La Nazione

FIRENZE Il prossimo anno scolastico si aprirà a settembre con una ventata di novità. E soprattutto con 40mila precari in meno, a livello nazionale. Il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha infatti annunciato ieri la conclusione dell'iter per l'immissione in ruolo di 35.000 insegnanti e di 5.000 altri soggetti, fra personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Un processo, quello concluso ieri, che era stato avviato già lo scorso 24 giugno, con il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge che autorizzava le assunzioni.
Scendendo nel dettaglio, in Toscana le nomine conferite sono state 2.175 per i docenti e 307 per il personale Ata (non docente) e hanno coperto (come d'altronde in ogni regione) il totale dei posti previsti. In Liguria sono entrati a ruolo 857 docenti e 109 addetti Ata. La regione che conta il maggior numero di nuovi assunti è comunque la Lombardia (5.745 docenti e 776 Ata), seguita dalla Campania (3.571 docenti, 479 Ata), mentre in fondo alla classifica troviamo il Molise (258 docenti, 46 Ata) e la Basilicata (337 docenti e 64 Ata). Passando alle tipologie, in testa alla classifica c'è la scuola primaria, che ha contato ben 9.758 assunzioni. "Ancora una volta ha commentato il ministro Letizia Moratti la macchina organizzativa del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca ha dato prova di grande efficienza, concludendo alla data stabilita del 31 luglio le immissioni in ruolo in tutte le regioni. Le 40.000 assunzioni a tempo indeterminato appena concluse si aggiungono alle 90.000 effettuate a partire dal 1° agosto 2001, poco dopo l'insediamento del Governo. Sono particolarmente soddisfatta, perché in quattro anni, con l'assunzione di 130.000 precari, abbiamo ridotto del 50% il precariato storico nella scuola ereditato dai precedenti governi". E un'altra buona notizia riguarda l'inizio dell'anno scolastico 2005-2006 che, assicurano dal ministero, "per la quinta volta consecutiva comincerà regolarmente in tutte le scuole d'Italia, con gli insegnanti in classe sin dal primo giorno di lezione".
Ma non per tutti la situazione è così rosea. "Sul personale il ministro Moratti ha dormito per due anni e ha assunto meno della metà delle persone che avrebbe potuto", ha commentato Maria Chiara Acciarini, capogruppo dei Ds alla commissione Istruzione. "E le prime 60mila assunzioni sono state possibili perché i governi di centrosinistra avevano lasciato le risorse e gli atti necessari. In realtà conclude la Acciarini la Moratti parla per nascondere il fallimento dei suoi progetti di dividere in due la scuola superiore italiana, che per fortuna comincerà l'anno senza che i cambiamenti siano attuati". Della stessa idea il segretario generale della Flc-Cgil Enrico Panini[\FIRMA]. "Il Governo ha commentato ha disatteso una legge del Parlamento che prevedeva un piano triennale di assunzioni su tutti i posti disponibili, riducendolo a un solo anno". Critiche, queste, che erano iniziate sin da giugno, data dell'approvazione del decreto legge. "Siamo ben lontani dichiarò allora la Gilda dalle 200.000 assunzioni annunciate e dall'assunzione dei 130.000 precari che nel 2005 hanno lavorato con contratto a termine. Le assunzioni previste non consentiranno nemmeno la copertura delle disponibilità derivanti dai pensionamenti".


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