La NAzione_Grosseto-A settembre 151 assunzioni di insegnanti e personale ausiliario

SCUOLA Provvedimento del ministro Moratti. Soddisfazione dei sindacati
A settembre 151 assunzioni di insegnanti e personale ausiliario
di Carlo Sestini
GROSSETO Nella scuola maremmana, il prossimo anno scolastico, ci saranno 151 nuove assunzioni di insegnanti e personale Ata.
Si tratta della aliquota che il ministro Letizia Moratti aveva annunciato di 40 mila nuove immissioni in ruolo (35 mila per i docenti e cinquemila per gli Ata).
Erano anni che non si registrava un numero così alto di assunzioni a tempo indeterminato nella scuola che, anche nella provincia di Grosseto, iniziava a mostrare i primi segni di asfissia.
Nel dettaglio, alla provincia di Grosseto sono toccate 126 assunzioni tra i docenti (il 5,75% del totale dei 2.191 previsti a livello regionale), e 25 tra il personale Ata (8,14% nei confronti dei 307 in Toscana).
Questi i posti disponibili per gli insegnanti suddivisi per tipologie di scuola: 17 posti per le scuole dell'infanzia, 15 per la primaria, 28 per la scuola secondaria di primo grado, 43 per quella di secondo grado, un posto per educatori e 22 posti di sostegno per tutti gli ordini.
Per ciò che concerne il personale Ata (ausiliario, tecnico e amministrativo) si parla di cinque assunzioni tra gli assistenti amministrativi, due per gli assistenti tecnici, un cuoco, un operaio per le aziende agricole, quindici collaboratori scolastici e un direttore dei servizi generali e amministrativi (segretario).
Soddisfatti i sindacati a partire dalla Cgil che proprio sul suo sito www.cgiltoscana.it e su quello della categoria la Flc (www.flcgil.it ) ha pubblicato le schede con il numero delle assunzioni e quelle con i posti disponibili nella nostra provincia suddivisi per classe di concorso.
"Finalmente dopo lunghi periodi di immissioni anemiche ha commentato il segretario della Flc provinciale, Maurizio Ruffini , ricordo che lo scorso anno furono 35 i posti in ruolo, vengono date speranze e prospettive a persone che per decenni hanno vissuto nella precarietà di una condizione in cui venivano riconosciuti loro solo pochissimi diritti. Questa è una conquista per tutto il mondo della scuola".