La Moratti ritiri le Indicazioni programmatiche
La Moratti ritiri le Indicazioni programmatiche 29 ottobre 2004 - Soliani Presentata Mozione di 91 senatori della Gad contro i programmi del Ministro Moratti Su iniziativa della senatrice de...
La Moratti ritiri le Indicazioni programmatiche
29 ottobre 2004 - Soliani
Presentata Mozione di 91 senatori della Gad contro i programmi del Ministro Moratti
Su iniziativa della senatrice della Margherita Albertina Soliani - capogruppo in Commissione Istruzione - 91 senatori, tra cui i Presidenti a Palazzo Madama della Grande Alleanza Democratica, hanno sottoscritto la mozione, oggi presentata in Senato, che impegna il governo "all'immediato ritiro delle Indicazioni programmatiche emanate dal Ministero dell'Istruzione e ad affidare a una Commissione Nazionale di tecnici ed esperti l'incarico di elaborare, in modo trasparente, gli obiettivi educativi e culturali per la scuola italiana".
"Le Indicazioni programmatiche - ha spiegato in Aula Soliani, prima firmataria della mozione della Gad - sono inadeguate. Elaborate da chi non sembra avere competenza e frutto di un pensiero ascrivibile ad un unico filone culturale che non si è confrontato con altri. Un metodo ad excludendum - continua l'ex sottosegretario all'Istruzione del Governo Prodi - che contraddice il principio di libertà e pluralismo proprio del sapere e induce gli interlocutori a reazioni di chiusura all'innovazione. Le Indicazioni sono un elemento estraneo al mondo della scuola, un'imposizione e non è un caso che riserve siano state espresse dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione, dall'Anci, dai sindacati. Non sono un caso i tanti ricorsi al Tar. È questo il tallone d'Achille del Ministro Moratti: il mancato coinvolgimento della scuola italiana. Non basta la propaganda per fare una buona riforma. La mancanza di trasparenza e di dibattito dicono da sole la gravità di questa scelta per gli obiettivi culturali della scuola italiana e per la governance del sistema d'istruzione".
Nel soffermarsi sul merito delle Indicazioni, la senatrice Soliani ha inoltre precisato: "I programmi scolastici danno più spazio per i miti antichi, pure importanti, che alla verità del mondo contemporaneo. E' scomparso ogni accenno al nazifascismo e alla Resistenza, si menzionano 'i totalitarismi' e si parla solo del 'crollo del comunismo nei Paesi dell'est': è colpita al cuore la memoria che è all'origine della nostra Costituzione e così l'educazione alla cittadinanza - continua Soliani - non è più l'obiettivo fondamentale della scuola italiana. Non si parla più neanche del colonialismo, impedendo ai giovani di conoscere, nell'era della globalizzazione, i popoli del mondo, la loro storia, la loro sofferenza, i loro processi di liberazione. Così la scuola non educa i giovani alla multiculturalità e al dialogo tra culture e religioni diverse, questione cruciale del nostro presente e del nostro futuro. Così la scuola non aiuta i giovani a comprendere l'oggi".