La ministra accusa i burocrati L’allarme (inascoltato) dei sindacati
In realtà a volere sapere, i due ministri avrebbero potuto sapere. «Da novembre abbiamo denunciato sul nostro sito la possibilità che lo Stato avrebbe bussato alle porte dei lavoratori della scuola per chiedere soldi», dice Domenico Pantaleo
La ministra Carrozza ieri ha rinviato la sua partenza per Washington. Ha quindi parlato di «impicci burocratico amministrativi» e ha detto che questi avvengono «a volte senza che i ministri e il governo ne sappiano niente». Da una parte, Carrozza si mostra vittima in comune con Saccomanni. Dall’altra, ammette che il ruolo politico rischia, talvolta, di essere irrilevante. La burocrazia dell’Economia ha avvertito la burocrazia dell’Istruzione senza che nulla sia avvenuto a riparare quello che politicamente era per forza un errore. Carrozza ieri ha appreso questa lezione e la proclama: «La filiera tra la decisione politica e l’attuazione deve essere corta. Non è pensabile che da una parte si decidono le cose e dall’altra come e quando si pagano gli stipendi».
In realtà a volere sapere, i due ministri avrebbero potuto sapere. «Da novembre abbiamo denunciato sul nostro sito la possibilità che lo Stato avrebbe bussato alle porte dei lavoratori della scuola per chiedere soldi», dice Domenico Pantaleo, Cgil scuola. Il 30 novembre si svolge una manifestazione dei sindacati della scuola e il pericolo viene gridato dal palco. Massimo Di Menna, Uil scuola, racconta: «Sono venuto a conoscenza della nota del ministero dell’Economia il 27 dicembre. Il 29 dicembre ho cercato Carrozza per avvertirla che s’addensava una enorme nube. Mi hanno detto: è in Consiglio dei ministri. Il 3 gennaio ho scritto alla ministra per pregarla di affrontare il caso. Nessuna risposta». Lo stesso 29 dicembre l’allarme appare anche sul sito della Cisl.
Ecco, la Cisl. Il segretario generale Bonanni ha chiesto ieri sera di indagare su cosa c’è dietro «questa incuria o sciatteria di Saccomanni, una sciatteria politica. Chi ha preparato questa polpetta avvelenata? Potrebbe essere un caso creato dolosamente da qualcuno al ministero? Non sarebbe la prima volta». Proviamo a capire. Un’ipotesi è che nelle stanze della Ragioneria generale qualche alto dirigente complotti per far fuori il ministro e lo trascini in questo guaio. La seconda ipotesi è che nelle stesse stanze si sia tentata una vendetta contro gli «scatti di anzianità», che ormai sono un diritto solo per militari, giornalisti e personale scolastico. Carrozza ha avviato un’indagine nel suo ministero, per capire chi ha deciso di non avvertire i ministri di ciò che stava per accadere.
E adesso? Ce la faranno all’Economia a correggere gli stipendi di gennaio? Dove troverà il ministero dell’Istruzione gli oltre cento milioni per «rimborsare» l’Economia? Quasi certamente sottraendoli al Mof, i fondi destinati alla formazione, ai corsi di recupero, alle supplenze, all’autonomia scolastica. Con buona pace del risanamento della scuola pubblica.
Andrea Garibaldi
agaribaldi@corriere.it