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La Libertà/PC: Sui tagli è guerra tra la Morace ed i sindacati della scuola

la riduzione di 22 su 454 posti di sostegno assegnati agli istituti scolastici di piacenza

25/07/2007
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Libertà

«Non si tratta di un vero e proprio taglio, ma di un risparmio di posti per eventuali iscrizioni tardive di alunni disabili nelle scuole piacentine». La dirigente reggente dell'Ufficio scolastico provinciale, Loredana Morace, chiarisce la posizione dell'amministrazione in seguito alla notizia (pubblicata ieri da Libertà) della riduzione di 22 su 454 posti di sostegno originariamente assegnati agli istituti scolastici di ogni ordine e grado della provincia.
«In occasione della ripresa delle lezioni, in settembre, verrà effettuato un monitoraggio per verificare le reali esigenze degli alunni disabili iscritti e frequentanti - precisa -, in base al quale si potrà procedere ad una successiva ridistribuzione dei posti, come precedentemente assegnati».
Questo "accantonamento" (definito a livello centrale, in tutta la regione Emilia Romagna sono stati ridotti 233 posti) avrà tuttavia effetto già da oggi, con la ripresa all'Isii Marconi, delle attribuzioni delle supplenze annuali ai docenti delle scuole elementari.
«Si tratta di una decisione unilaterale, grave nel metodo e nella procedura seguita. Ci era stato assicurato dalla Prefettura - affermano Raffaella Morsia, Flc Cgil, e Marina Molinari, Cisl Scuola - che prima di procedere, la dirigente avrebbe atteso la comunicazione scritta della Direzione regionale e avrebbe provveduto a convocare il gruppo di lavoro sull'handicap, per chiedere un parere obbligatorio. Assicurazioni vanificate: in mattinata solleciteremo un incontro con il prefetto Alberto Ardia».
La Morsia replica anche alle dichiarazioni di "risparmio" della dirigente Morace. «Non è possibile ragionare in questi termini quando sono in gioco i diritti di alunni più deboli, che devono veder garantito il sostegno didattico riconosciuto dalla legge 104 del 1992. La riduzione di posti vede una delegittimazione - incalza - dei provvedimenti assunti dalle autorità preposte all'assegnazione dei posti di sostegno, e che rischia di penalizzare le scuole con maggiori difficoltà logistiche, come quelle di montagna».
«Esprimo amarezza e rammarico per la disinvoltura con la quale si parla di "risparmio" per i bisogni di alunni portatori di handicap - aggiunge Molinari -. Invitiamo i genitori a seguire l'esempio di altre mamme e papà, che non hanno esitato a presentare ricorso pur di garantire gli insegnanti di sostegno ai propri figli. Possono rivolgersi a noi: li sosterremo gratuitamente».
Anche l'assessore provinciale all'Istruzione, Fernando Tribi, manifesta «fortissima preoccupazione per i tagli al personale docente impegnato nell'attività di sostegno didattico. Si tratta di un'operazione inaccettabile nel merito, e inaudita nel metodo, in quanto compiuta in corso d'opera. Chiedo sia rispettata l'assegnazione originaria».
Preoccupazioni e richieste contenute in una lettera inviata dall'assessore alla stessa dirigente provinciale, all'assessore regionale alle Politiche scolastiche, Paola Manzini, e al direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Luigi Catalano.

Paola Pinotti


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