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La Libertà-Pc: Emergenza-supplenze, in arrivo 900mila euro

I sindacati: «Coperto solo un terzo del "buco"»

10/07/2007
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Libertà

(pin) Emergenza-supplenze: sono in arrivo a Piacenza quasi 900mila euro (883.667) stanziati dal ministero della Pubblica istruzione, a parziale saldo del debito più volte denunciato da presidi e sindacati piacentini. La notizia è stata pubblicata ieri sul sito dell'Ufficio scolastico regionale: il ministero, su specifica richiesta dell'Usr, ha disposto a favore di 230 scuole statali della Regione un accreditamento speciale di somme necessarie per fare fronte al pagamento delle retribuzioni dei supplenti, pari a 16.810.407 euro, diversamente ripartito tra le province emiliano - romagnole. A Piacenza la quota assegnata arriverebbe a coprire circa un terzo della voragine di tre milioni di euro accumulata dalle scuole, che hanno fatto fronte in questi ultimi due anni ai pagamenti degli stipendi dei docenti supplenti anticipando i compensi con le risorse di cassa. Decisione che si rivelata economicamente non sostenibile, mettendo in ginocchio i bilanci degli istituti scolastici piacentini. Lo stanziamento di fondi deliberato in questi giorni, osservano presidi e sindacati della scuola, è una prima risposta - ancora insufficiente - a questa situazione di emergenza, culminata con uno sciopero nei mesi scorsi.
«Finalmente il ministero si è reso conto della situazione - dice il preside dell'Isii Marconi, Gian Paolo Binelli, referente del collegio dei dirigenti scolastici -, ma da questo stanziamento, al provvedere in maniera certa e definitiva alle necessità della scuola, ne corre: adesso dobbiamo pagare i compensi per gli esami di Stato. Le assegnazioni ministeriali per provvedere a questo capitolo di spesa bastano sì e no a pagare metà dei commissari. E abbiamo ancora debiti pregressi sia per gli esami di maturità di due anni fa, la tarsu ed altre spese ancora. Deve essere definito un piano di rientro: non siamo noi a sbagliare i conti, ma sono i fondi ad essere insufficienti». «La tranche di 900mila euro fa riferimento al 2007 - osserva Adele Mazzari di Asapi (associazione scuole autonome di Piacenza) -. Noi attendiamo il saldo dei debiti del 2006, in caso contrario rischiamo di pagare multe salate per il mancato pagamento degli oneri, e la mia scuola (istituto comprensivo di Bobbio, ndr) ha in cassa solo 1.400 euro. Siamo in attesa di sapere il riparto dei fondi per scuola: ieri all'Ufficio scolastico provinciale si è tenuto un incontro per discutere dell'argomento». «Questi 900mila euro sono una boccata d'ossigeno - commenta Raffaella Morsia, Flc Cgil - anche se il problema va risolto a monte. Le scuole devono poter contare, alla volta dell'inizio dell'anno scolastico, su una sufficiente disponibilità economica. Questo è possibile solo con il saldo dei debiti pregressi».


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