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La Gazzetta del Mezzogiorno-Scuola in crisi la Cgil "chiama"

Assemblea generale delle superiori Scuola in crisi la Cgil "chiama" E' in programma domani un'assemblea sindacale di tutti gli istituti tecnici e dei licei promossa dalla segreteria p...

01/03/2005
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Assemblea generale delle superiori

Scuola in crisi la Cgil "chiama"

E' in programma domani un'assemblea sindacale di tutti gli istituti tecnici e dei licei promossa dalla segreteria provinciale della Flc-Cgil. Presso l'Itc "G. Cesare" - in via Bartolo a Poggiofranco - dalle 16 alle 19,30 si discuterà del futuro della scuola superiore. Saranno presenti Carlo De Santis, coordinatore dei dirigenti scolastici della Flc-Cgil, e Claudio Menga, componente della segreteria provinciale e responsabile delle Rsu del sindacato. Le motivazioni riassunte in una nota: "Lo schema di decreto legislativo sulla scuola secondaria presentato il 17 gennaio scorso dal ministro dell'Istruzione si caratterizza per la pochezza delle idee, la grande nebulosità, la forte discriminazione sociale che contiene. Innanzitutto si accentua una separazione tra cultura umanistica, scientifica e tecnologica: non è chiaro infatti come si possa parlare di unitarietà e di obiettivi comuni ai due sistemi, in presenza di una così diversa impostazione tra i due sistemi. Eppure la propedeuticità (per i licei) e la terminalità (per l'istruzione professionale) non sono esattamente la stessa cosa". Precisa il segretario provinciale Mimmo Mileo: "Abbonda la confusione perché non è dato capire il destino né degli istituti professionali né degli istituti tecnici considerato che si fa un vago accenno a "percorsi" da trasferire alle Regioni. Il risultato è che un decreto legislativo, che dovrebbe dire qual è, per il governo, l'assetto del secondo ciclo viene meno a questo preciso compito. Manca qualsiasi riferimento alla copertura finanziaria del provvedimento, lasciando intendere che esso sarà interamente finanziato con una micidiale mazzata agli organici degli insegnanti e degli Ata. Si consolida, questo sì e con chiarezza, una netta separazione tra quanti, per questo Governo, potranno studiare nei licei e aspirare ai livelli alti della società e una grande quantità di ragazzi che invece saranno destinati ad un rapido accesso al mercato del lavoro". Le conclusioni della Flc-Cgil: "Il governo propone con questo schema di decreto un modello sociale che escluderà i più e lo fa con un testo nebuloso e contraddittorio che consentirà al Ministero un amplissimo e discrezionale margine di manovra". Di qui la necessità di ascoltare gli operatori per "ribadire la richiesta di una proposta chiara e l'avvio di una consultazione vera e formalizzata nelle scuole e nel Paese da attuarsi nei prossimi mesi".

28/02/2005


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