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La Gazzetta del Mezzogiorno: -Ecco la scuola pubblica che vogliamo"

Ecco la scuola pubblica che vogliamo" "Comitato per l'abrogazione della legge 53 e per le modifiche dei decreti attuativi". Il nome, troppo lungo, è ancora provvisorio, ma le intenzioni sono chi...

14/09/2004
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Ecco la scuola pubblica che vogliamo"

"Comitato per l'abrogazione della legge 53 e per le modifiche dei decreti attuativi". Il nome, troppo lungo, è ancora provvisorio, ma le intenzioni sono chiare. "La legge di riforma della scuola va cancellata. E con questa in primis il tutor". Lo ha ribadito ieri sera un'intera assemblea, all'incirca 200 persone riunite in una sala dell'hotel Excelsior: docenti, capi d'istituto, componenti delle associazioni, sindacalisti, studenti, politici a vari livelli (per la verità quasi tutti di centrosinistra) hanno risposto all'appello che porta la firma di Alba Sasso, deputato ds e componente della settima commissione della Camera dei deputati.
Dal "no", dal dissenso, nasce un'idea concreta: un movimento espressione della base il cui obiettivo non è "demolire" ma "costruire la scuola pubblica che vogliamo". A turno, al microfono, lo hanno ribadito in tanti. Subito l'elenco delle "voci" da depennare: cattedre a 18 ore, tagli degli organici, tagli all'autonomia, tabelle di valutazione per le graduatorie, organizzazione demandata alle Regioni. E quindi il tutor alla primaria (nuova denominazione dell'ex elementare) e alla secondaria di primo grado (ex media inferiore).
Dunque la proposta: riforma sì ma condivisa, elevamento dell'obbligo scolastico, continuità didattica anche attraverso il potenziamento degli istituti comprensivi (elementare e media sotto la gestione di un unico dirigente), lotta al precariato. Per dirla come la Sasso: "Riqualificazione dell'impianto dell'istruzione e dunque della scuola pubblica". Scuola gratuita, di tutti e per tutti. "Per questo "pensata" da tutti, dagli operatori, dagli alunni, dalle famiglie", va oltre la promotrice dell'incontro.
L'assessore comunale alla pubblica istruzione e insegnante, Pasquale Martino - presente anche la collega alla solidarietà e preside della media "Verga", Susi Mazzei - cala nella realtà cittadina il desiderio di protagonismo: "Giovedì ho fissato una riunione con i dirigenti di elementari e medie. Ascolterò inoltre i rappresentanti delle circoscrizioni per focalizzare esigenze e aprire tavoli di quartiere sui temi legati alla scuola".
Alba Sasso infine riassume: "Vogliamo rafforzare il sistema nazionale dell'istruzione e della formazione. Vogliamo confrontare i percorsi compiuti, mettere in rete le esperienze, concordare le iniziative. Vogliamo iniziare a costruire, a partire dal basso, un progetto diverso di scuola pubblica, adeguato ai bisogni di saperi e conoscenza della società contemporanea e in grado di garantire il diritto di tutti all'istruzione". E ancora: "Pensiamo che la scuola italiana debba cambiare. E vogliamo costruire da subito un percorso di cambiamento. Non certo quel pericoloso ritorno al passato rappresentato dalla proposta Moratti, e cioè una scuola selettiva e che risparmia sul futuro dei giovani, una riforma imposta dall'alto con il metodo della decretazione e che ha sempre rifiutato sedi pubbliche e trasparenti di elaborazione pedagogica e culturale. Vogliamo ripartire da alcuni punti fermi: laicità della scuola, prolungamento dell'obbligo scolastico, qualità della didattica, riconoscimento e valorizzazione del lavoro di tutti gli operatori". Le adesioni all'appello sono aperte. L'indirizzo e-mail è appelloistruzione@virgilio.it.

Antonella Fanizzi


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