La Flc-Cgil presenta la propria ricetta per le superiori
Obbligo di istruzione a 18 anni e rafforzamento del biennio (con più insegnanti e più ore)
Obbligo di istruzione a 18 anni, rafforzamento del biennio sia in termini di organico sia di orario in funzione della lotta alla dispersione e all'abbandono, definizione di un percorso unitario dai tre anni di età al termine della secondaria: sono alcune delle proposte avanzate dalla Flc-Cgil per dare un nuovo volto alla scuola superiore nella convinzione che il riordino targato Gelmini e i tagli "pesantissimi" delle risorse e degli organici "hanno prodotto danni gravi".
In un convegno dal titolo "Parole nuove per la secondaria di secondo grado", il sindacato guidato da Mimmo Pantaleo ha individuato i "danni" subiti dal sistema d'istruzione in "una forte cesura tra i percorsi: licei, tecnici, professionali; la riduzione del tempo scuola e dei laboratori; l'innalzamento del numero di alunni per classe; la possibilità di adempiere l'obbligo di istruzione in apprendistato".
Tra le priorità di intervento, la Flc ha segnalato anche l'edilizia scolastica. Questione che, alla luce del forte sisma in Emilia, diventa di drammatica attualità.
I dati del Ministero delle Infrastrutture raccontano di un patrimonio edilizio che per i due terzi - ha ricordato stamani la Flc - è stato costruito prima del 1974 e che necessita per circa un terzo di interventi urgenti di manutenzione.
"E' necessario definire - si legge nel documento messo a punto dalla Flc - un piano straordinario di interventi, nell'arco di un periodo certo, per la messa a norma degli edifici scolastici, per risolvere le carenze strutturali anche in relazione al rischio sismico, idrogeologico etc... necessario inoltre garantire la massima sicurezza nell'uso degli spazi scolastici, prevedendo deroghe generalizzate nel caso in cui i parametri numerici di formazione delle classi contrastino con i limiti previsti dalla legislazione vigente in termini di affollamento delle classi stesse. Ripristinata la dotazione nel 2011, dopo due anni di inaudita assenza di fondi per il funzionamento amministrativo e didattico, occorre stabilire parametri certi e congrui, oggi assolutamente insufficienti, incrementando la stessa dotazione anche con le risorse della legge 440/97 di sostegno all'autonomia (oggi purtroppo ridotte al lumicino e trasferite alle scuole anni dopo quello di competenza) e occorre identificare la composizione dei fondi erogati".
Sempre in occasione del convegno, il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, ha criticato aspramente il possibile decreto sul merito (definito beffardamente il “festival del più bravo”) "che intende incentivare la competizione tra le persone e le scuole, senza preoccuparsi di elevare la qualità generale dell'intero sistema di istruzione e senza garantire a tutti pari opportunità di partenza per il successo formativo, riporta indietro di cinquant'anni il sistema di educazione ed istruzione".