La FLC CGIL chiede un biennio unitario per la scuola secondaria di II grado
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha concluso i lavori del convegno organizzato da Cgil e Flc, sul binomio 'Scuola-lavoro, le chiavi del futuro', che si è tenuto oggi a Roma, presso il Centro congressi Cavour.
Giulia Boffa
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha concluso i lavori del convegno organizzato da Cgil e Flc, sul binomio 'Scuola-lavoro, le chiavi del futuro', che si è tenuto oggi a Roma, presso il Centro congressi Cavour.
"A noi piace innalzare l'obbligo – ha affermato la Camusso –, perchè vogliamo vedere l'istruzione come una risorsa per tutti, superando le diseguaglianze di classe, dettate dalla suddivisione tra istituti tecnici, scuole professionali e licei, creando un modello organico, con insegnanti e risorse adeguate. Va ripensato il ciclo, mettendoci dentro un biennio unitario.
L'accesso all'università potrebbe essere facilitato proprio dall'innalzamento della scuola obbligatoria. Mentre l'alternanza scuola-lavoro va collocata a un certo punto, non troppo presto, a 14 anni, come avviene oggi.
Ci vuole un cittadino cosciente, non privo di diritti come sta accadendo: basta con stage gratuiti e tirocinii inventati, ci vuole un percorso che certifica le competenze, magari sotto l'egida di un tutor.
Ci vuole un'idea di che cosa serva al Paese. Il nostro sistema produttivo non è quello della Ducati, che rimane ottimo, nè quello dell'Enel o di Telecom. Ci vuole un sistema d'istruzione certificato per tutti, che vincoli al rispetto delle regole e contenga strumenti per difendere le singole persone. Innovare il sistema, vuol dire coinvolgere i lavoratori, nella fattispecie gli insegnanti, che vengono da sette anni di blocco contrattuale. Come si fa a cambiare? C'è una regola che vale per l'istruzione, per la ricerca, per la pubblica amministrazione: valorizzare le professionalità. Ignorare i saperi di chi lavora ogni giorno, significa non sapere dove si vuol portare il sistema.