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La destra Usa riscrive la storia crociata a scuola sui manuali

Via i riferimenti poco patriottici dal genocidio degli indiani allo schiavismo Ma studenti e insegnanti si ribellano

24/02/2015
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la Repubblica

Federico Rampini

Quel corso di storia non verrà insegnato: è poco patriottico. La destra americana sta mettendo fuori legge manuali scolastici che “non sono abbastanza positivi”. Hanno il torto di evocare macchie nella genesi degli Stati Uniti come il genocidio degli indiani, lo schiavismo, i ritardi nella parità femminile. Al loro posto dovrà essere insegnata la dottrina dell’“eccezionalismo”: quella che teorizza un’America diversa da tutte le altre nazioni, implicitamente superiore sul piano morale, o addirittura investita da una missione della provvidenza.

La battaglia sui testi scolastici infuria da anni, con i repubblicani all’attacco soprattutto (ma non solo) negli Stati del Sud per epurare libri di biologia favorevoli alla teoria dell’evoluzione, o testi per liceali che danno informazioni sui metodi contraccettivi. Ma adesso il centro dell’offensiva è la storia patria. L’assemblea legislativa dell’Oklahoma ha vietato in quello Stato i corsi di “advanced placement” (Ap) in storia. Sono corsi liceali di tipo avanzato, ai quali gli studenti si iscrivono perché danno punteggi aggiuntivi per l’ammissione nelle università. I politici conservatori che hanno messo all’indice quei corsi spiegano il perché nel testo di legge approvato: “I manuali utilizzati danno un’interpretazione negativa della conquista del West, come se fosse stata fondata su una cultura razzista. Invece occorre insegnare a scuola che l’America aveva una missione: diffondere la democrazia e il progresso in tutto il continente”.
L’Oklahoma viene così ad aggiungersi a un elenco di Stati Usa che hanno già varato o stanno per votare leggi analoghe. L’Arizona ha vietato tutti i corsi di storia comparata Messico-Usa perché i manuali usati in quelle lezioni «incoraggiano la solidarietà etnica », in uno Stato dove la destra combatte le aperture di Barack Obama verso gli immigrati. Georgia, Nebraska, North Carolina e Texas, hanno in corso delle offensive per rendere obbligatorio nei corsi di storia liceali “l’eccezionalismo”. Questa dottrina viene fatta risalire, nella sua versione più autorevole, addirittura allo studioso francese Alexis de Tocqueville, il primo che definì questa nazione “eccezionale” nel suo celebre studio del 1840 su La democrazia in America . Più di recente però, ispirati dal politologo Seymour Martin Lipset, i neoconservatori si sono impadroniti di quel termine. Ne è venuta fuori una versione “ultrà”, che attribuisce all’America un attaccamento unico ai valori della libertà e della democrazia; spesso vi si aggiunge la dimensione religiosa, l’America diventa la nazione eletta, come Israele nell’Antico Testamento, in alcuni autori della destra fondamentalista cristiana. È questo il Verbo che i repubblicani vorrebbero vedere insegnato nei testi scolastici, invece di recriminare sulle ingiustizie razziali, sociali, o sessuali.
Professori e studenti, però, hanno cominciato a rivoltarsi contro la novella Inquisizione. A Jefferson County nel Colorado ci sono state manifestazioni, proteste e scioperi dei liceali. Una professoressa di storia in quella cittadina, Stephanie Rossi, ha dichiarato alla Cnn: «Mi sono sentita insultata. Le autorità locali di fatto accusano noi insegnanti di trasmettere agli allievi dei valori antiamericani, antipatriottici». Anche in Oklahoma la reazione dei giovani si sta organizzando. Uno studente di liceo, Moin Nadeem, ha lanciato una petizione sul sito Change. org che in poco tempo ha raccolto 5mila adesioni: per chiedere all’assemblea legislativa locale di tornare sui suoi passi. «Come ogni liceale — scrive Nadeem sul sito — sto pensando tutti i giorni al mio futuro. Il mio sogno è riuscire a entrare al Massachusetts Institute of Technology e studiare nel campo dell’intelligenza artificiale. Non avrei mai immaginato che lo Stato in cui vivo, l’Oklahoma, mi avrebbe proibito quel sogno. La nuova legge riduce le nostre opportunità ». Fare a meno dei corsi advanced placement , o Ap, significa automaticamente rassegnarsi a punteggi inferiori e quindi essere fuori gara nella selezione molto esclusiva delle grandi università.
Un’esponente repubblicana che ha votato le nuove direttive sui programmi liceali nel Colorado, Jill Fellman, si è difesa dicendo che «ai nostri ragazzi bisogna insegnare che nella storia ci sono i buoni, i brutti e i cattivi». Un’altra esponente della crociata patriottica, Jane Robbins del think tank neoconservatore American Principles Project, denuncia negli attuali manuali scolastici «un frastuono negativo sull’America, in sintonia con l’obiettivo della sinistra che vuole rivedere la storia nazionale con le lenti della razza, del sesso, delle differenze etniche». I repubblicani accusano l’Amministrazione Obama di incoraggiare un “revisionismo” che accentua gli aspetti negativi nella storia d’America. Il presidente stesso è finito nel mirino. La settimana scorsa il repubblicano Rudolph Giuliani ha rispolverato contro Obama l’accusa di essere «antiamericano, uno che non ama la sua patria, e del resto è cresciuto frequentando dei comunisti ».

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