La denuncia di Skuola.net: “Le tecnologie ci sono ma i prof non sanno usarle”
Secondo Skuola.net la metà delle aule informatiche non viene usata
La scuola italiana si prepara ad una grande rivoluzione digitale, verrà annunciata mercoledì prossimo dal ministero, ma intanto da una indagine condotta dal sito Skuola.net la realtà presente per il momento nelle scuole italiane è ancora la stessa di sempre, con uno zoccolo duro di prof decisamente refrattari all’introduzione di ogni tipo di tecnologia e una serie di sprechi particolarmente irritanti in epoca di spending review.
Prendiamo un aspetto semplice come l’aula computer. Dall’indagine risulta che quasi la metà delle scuole medie degli studenti che hanno risposto alle domande ha un’aula computer ma non viene usata. Il 41% dà questa risposta e un altro 8% precisa che non viene usata perché «i prof non sanno usare il computer». Alle superiori la percentuale cala ma non di molto, siamo sul 40% in totale, di cui il 9% è formato da ragazzi che ammettono che i loro prof non sanno usare il pc.
Oppure prendiamo le lavagne multimediali «Lim». Acquistarle costa un bel po’ di soldi e andrebbero usate in tutte le lezioni. Eppure alle medie il 17% ce l’ha nella propria scuola, ma non la usa (il 4% perché i prof non la sanno usare). Alle superiori la percentuale sale al 21%. Ma solo il 6% la usa ogni giorno alle superiori e il 16% alle medie.
Quasi la totalità dei ragazzi di medie e superiori (il 97%) dichiara di non utilizzare alcun pc o Ipad per le lezioni.
Oppure, ancora, quante sono le scuole dotate di wi-fi libero e gratuito per permettere agli studenti di accedere e partecipare alle lezioni con i propri mezzi? Solo una su tre. Quando a capo del ministero dell’Istruzione c’era ancora Mariastella Gelmini, fu inaugurata un’iniziativa che prometteva di portare una prima, piccola rivoluzione nelle scuole e nelle famiglie. Si chiama «Scuola Mia», è un portale attraverso il quale le famiglie possono richiedere e ricevere informazioni sull’andamento scolastico dei propri figli. Il portale infatti mette in comunicazione famiglie e scuole italiane. Il suo motto è: «La scuola è arrivata a casa tua! Con i nuovi servizi online scuola e famiglia sono ancora più vicine».
Dall’indagine risulta che, a due anni dal varo, i due terzi dei ragazzi non sa se la propria scuola sia registrata sul portale, un segno che anche questo strumento non è usato. Circa il 15-16% dichiara che la scuola non è registrata. Insomma, gli istituti presenti sul portale in modo certo, secondo l’indagine, sono circa 1 su 10.
«I nostri studenti sono nativi digitali - spiega Daniele Grassucci, responsabile di Skuola.net - e quindi sentono sempre più impellente la necessità di usare anche a scuola le nuove tecnologie: più della metà degli intervistati pone come priorità il miglioramento della dotazione tecnologica, prima ancora dell’edilizia scolastica e del potenziamento del corpo docenti. I dati parlano chiaro, in quasi metà delle scuole ci sono le aule computer, ma non vengono utilizzate, mentre solo uno studente su dieci dichiara di utilizzare quotidianamente la «Lim». Insomma, non siamo all’età della pietra, ma si può e si deve fare di più. A partire dalla disponibilità della connessione a Internet wi-fi in tutte le scuole: solo uno studente su tre dichiara di averne accesso.