FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3926303
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La campanella stonata della “Buona Scuola”

La campanella stonata della “Buona Scuola”

di Pippo Frisone

15/09/2015
Decrease text size Increase text size
ScuolaOggi

Dopo i trasferimenti e i passaggi erano 4.394 i posti dell’organico di diritto 2015/16 che a Milano risultavano ancora vacanti : 2.138 posti comuni  e 2.256 post di sostegno in tutti gli ordini e gradi di scuola. Dopo la fase zero e la fase a) rimanevano ancora da coprire 90 posti di sostegno dell’Infanzia, 848 di sostegno nella primaria, 880 posti di sostegno nella media e 476 posti comuni nelle medie e superiori, per un totale di 2.294 posti.

                                   La fase b)  della Buona Scuola doveva servire con la graduatoria nazionale

a coprire tutti i posti residuati dalle fasi provinciali zero e a) ancora scoperti, pari al 52%  del

totale .

          Nella notte dell’1 Settembre il Miur assegnava a Milano nella fase b) nazionale 1.293 proposte di assunzioni a precari provenienti per lo più dalla Campania,Sicilia e Puglia per coprire 2.294 posti. Restavano così scoperti  ancora 1000 posti, di cui 647 di sostegno.

Posti questi ultimi che andranno a sommarsi ad altri duemila posti almeno vacanti in organico di fatto, compresi i part-time e i posti dei neo-assunti nella fase b) rimasti nella loro provincia  per aver ottenuto nel frattempo una supplenza annuale.

Paradossalmente è andato fallito l’obiettivo della Buona Scuola di abolire o ridurre drasticamente le supplenze. La supplentite come si vede è dura a morire. Si prevedono  60 mila supplenze annuali in tutta Italia  dalle Gae non ancora esaurite ma anche dalle graduatorie d’istituto di 2 e 3 fascia e sul sostegno, con supplenti non specializzati.

Un meccanismo quello della graduatoria nazionale che non ha funzionato e ha provocato esodi veri e virtuali, che solo l’escamotage delle supplenze effettuate prima della fase b) ha contenuto nella loro drammatica quantità iniziale ( 7mila su 9mila) .

Il 14 settembre la maggior parte delle scuole inizierà il nuovo anno scolastico. E sarà ancora carosello di supplenti. Ai cronici ritardi, quest’anno si sommano e sovrappongono le operazioni d’inserimento tardivo dei precari neo abilitati. Chi in coda alle seconde fasce degli abilitati nelle graduatorie d’istituto e chi con precedenza rispetto alle terze fasce. Le graduatorie con i nuovi inserimenti degli abilitati non si avranno prima del 20 ottobre. E sul sostegno ci sarà ancora da aspettare gli eventuali nuovi specializzati. Intanto le proposte di assunzioni sui posti annuali saranno per la maggior parte in attesa dell’avente diritto. Per quelle brevi ci ha pensato la legge di stabilità, vietando la chiamata dei supplenti esterni, comprese quelle del personale ATA fino a 7 giorni , gettando d’un sol colpo le scuole nel marasma più totale.

Ci penserà la fase c) con l’organico potenziato a tappare i buchi e a sanare quel che non ha ancora funzionato?  Se questa era l’intenzione iniziale del Governo, lo slittamento a dicembre della fase c)

ha complicato le cose. Con molta probabilità avremo una fase d’instabilità fino a Natale e poi l’ultima parola su organici e loro assestamento lo vedremo col piano straordinario della mobilità 16/17.

Solo allora verificheremo il livello di copertura di tutti i posti nelle varie province.

Per come è andata la fase b) una cosa è certa. A svuotarsi ancora una volta saranno le scuole del nord e l’organico potenziato sarà un’occasione da non perdere per i neo assunti provenienti dal Sud per tentare di ritornare da dove erano partiti .

La prima campanella è suonata per studenti e professori ma quella della Buona Scuola rimane ancora stonata.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL