L Provincia-oggi sciopero degli insegnanti Scuola in piazza contro i tagli
oggi sciopero degli insegnanti Scuola in piazza contro i tagli Scuole chiuse oggi in tutta Italia per lo sciopero di insegnanti, bidelli e personale amministrativo proclamato dai sindacati del sett...
oggi sciopero degli insegnanti Scuola in piazza contro i tagli
Scuole chiuse oggi in tutta Italia per lo sciopero di insegnanti, bidelli e personale amministrativo proclamato dai sindacati del settore per il rinnovo dei contratti di lavoro e contro la riforma Moratti e i tagli della Finanziaria. A indire la protesta, che oltre all'astensione dal lavoro (nelle scuole di ogni ordine e grado) prevede una manifestazione nazionale nella Capitale, è stato uno schieramento molto ampio di sigle sindacali che va da Cgil-Cisl-Uil di categoria ai Cobas, alla Gilda, all'Ugl. Lo Snals resta fuori dal coro, ma non per questo risparmia critiche alle politiche scolastiche del Governo tanto è vero che ha già annunciato una manifestazione per fine mese (29 novembre). I sindacati non saranno soli nella loro battaglia: hanno, infatti, dato loro pieno appoggio gli studenti dell'Uds (Unione degli studenti), i Cip (Comitati di insegnanti precari), i Coordinamenti di genitori e insegnanti e le forze dell'opposizione. Tanti i parlamentari che oggi sfileranno per le vie della città e con loro scenderanno in piazza anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Epifani, Pezzotta e Angeletti. La protesta, che è stata preceduta da un lungo percorso di mobilitazione caratterizzato da 4.000 assemblee, scioperi regionali a scacchiera e una giornata di mobilitazione nazionale articolata con iniziative locali, già nei giorni scorsi si preannunciava massiccia, sia sul fronte delle astensioni dal lavoro (si auspicano adesioni vicine al 70-80%) sia per il numero delle persone che sfileranno per le vie della capitale, ma ora, alla luce delle recentissime notizie sulla Finanziaria, trova nuovo vigore. Secondo indiscrezioni il ministero dell'Economia, nell'ambito della Finanziaria, avrebbe intenzione di tagliare gli attuali organici della scuola del 2%, una percentuale che si traduce in una riduzione che oscilla tra le 14.000 e le 20.000 unità. Il ministro Moratti sabato ha fatto sapere di non essere stata informata di nulla del genere, ma le sue parole non bastano certo a rasserenare gli animi. E l'indignazione del mondo della scuola si farà certamente sentire oggi. I cortei, alimentati da persone che arriveranno da tutta Italia (sono stati organizzati diversi treni e centinaia di pullman speciali) saranno due visto che i sindacati pur avendo fatto convergere in un'unica data le diverse proclamazioni di sciopero (mantenendo però piattaforme distinte) non sono riusciti a concordare una unica sfilata. Tanti gli obiettivi a cui si punta: un incremento retributivo per il biennio 2004-2005 dell'8%, investimenti pluriennali, il diritto all'istruzione per tutti gli alunni disabili, la salvaguardia degli attuali organici.