L'estate infuocata delle scuole
di Pippo Frisone
Adesso ci siamo. Con la Nota Miur n.2609 del 22.7.16 sulla cosiddetta chiamata diretta, il peggio della Buona Scuola ha toccato il fondo! Dopo il bonus sul merito, anche l'assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole avviene con atto unilaterale del Ministero, sottraendola alla contrattazione, com'era naturale avvenisse, trattandosi di mobilità.
Saltato l'accordo politico, anche questa operazione viene rimessa nelle mani dei dirigenti scolastici. Alle prese con l'organico di fatto, tagliato di 1.192 posti-docenti rispetto al 2015/16, i dirigenti scolastici e le segreterie delle scuole, saranno alle prese con una serie di adempimenti e procedure che li vedrà impegnati quotidianamente fino a metà settembre. Oltre agli organici dei docenti e degli Ata, ci sono ancora i trasferimenti interprovinciali, gli utilizzi e le assegnazioni provvisorie, le nuove assunzioni in ruolo da concorso e Gae, le supplenze . A tutto ciò si sovrappongono le novità della L.107 con l'attribuzione del bonus sul merito e l'individuazione dei docenti dagli ambiti alle scuole. Ce n'è abbastanza da far scoppiare le scuole in tempi normali e ben distesi. Quel che più fa rabbrividire è la tempistica dettata dal Miur cui sono costrette ad operare le scuole, a causa di una riforma sbagliata, varata a colpi di fiducia e in tutta fretta, giusto un anno fa, piena di errori anche gravi, incentrata su di un' autonomia riduttiva e prevalentemente gestionale. La 107 tocca nervi scoperti, problemi vecchi e irrisolti da anni, come la valutazione dei docenti o più recenti come la chiamata diretta. Forte il ritardo dei sindacati che di rinvio in rinvio, han perso la partita sul piano contrattuale e quando han cercato di giocarla era oramai troppo tardi. Se la situazione attuale fa esultare i dirigenti scolastici più oltranzisti che non vedevano l'ora di avere le mani libere da lacci e lacciuoli della contrattazione, i più non si nascondono le difficoltà e le nuove responsabilità che dovranno affrontare in uno scenario del tutto inedito, non più pattizio , dove il rischio dell'abuso d'ufficio è dietro l'angolo. E in un clima già surriscaldato dalle diffide sindacali e da un contenzioso seriale che finirà sicuramente nelle aule dei tribunali, c'è chi corre ai ripari cercando di limitare i danni, dopo l'intervento dell'autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone che tocca anche questi temi caldi. Si cerca così il coinvolgimento degli OO.CC., dal Collegio docenti al Comitato di valutazione, si dà l'informazione alle RSU, si cerca di rendere trasparenti indicatori e criteri, di motivare le scelte sia sul merito che sulla chiamata diretta. Ma il rischio è altissimo e i dirigenti scolastici lo sanno, per questo si lamentano di essere stati lasciati soli. E non basta certo una nota del Miur a rassicurarli o a tutelarli. Una nota contiene solo suggerimenti, tra l'altro, nemmeno vincolanti. Un pasticcio dietro l'altro che i tempi ristrettissimi, in piena estate, cui sono costretti a operare le scuole tra il 28 luglio e il 28 agosto non contribuiranno a risolvere. Anzi ne acuiranno tutti i limiti e difetti. Per non parlare del caos dei neo-assunti 2016-17 per i quali è stato previsto uno slittamento dei tempi dal 31 agosto al 15 settembre. Per pochi fortunati a quanto sembra, vista la falcidia e le bocciature che si registrano nei concorsi ordinari. Anche questa volta non si copriranno tutti i posti vacanti e bisognerà mettere mano alle tante vituperate supplenze, con buona pace della ministra Giannini. Un nuovo anno scolastico quello che ci aspetta all'insegna del caos, pieno d'incognite e di sorprese. Ci auguriamo soltanto che chi ha voluto la rottura col sindacato, forzando tempi e procedure, ci ripensi . L'unica buona scuola che vogliamo è quella dell'inclusione e della solidarietà, della condivisione e della collegialità. Non è con lo scontro a tutti i costi che si batte l'immobilismo e nemmeno con l'autoritarismo dell'uomo-solo-al comando ma mettendo assieme quello che unisce, ricercando sempre in ogni sede il dialogo ed il confronto costruttivo.