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L'Arena/Verona: Istituti comprensivi, si comincia

Istruzione. Il 7 settembre in un convegno verrà spiegata la novità organizzativa che riguarda oltre 17mila studenti in ventun poli

23/08/2006
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L'Arena

Albrigi: «Garantiscono continuità didattica tra scuole dello stesso territorio»
Riorganizzati anche gli uffici semplificando le iscrizioni e il trasporto
Chi non vuole iscriversi, potrà comunque rimanere nella classe che frequenta
Continuità didattica e un rapporto più radicato con il territorio. Sono gli obiettivi dei nuovi Istituti comprensivi, che entreranno in funzione con l’anno scolastico che sta per iniziare, andando a sostituire i vecchi Circoli didattici, e che prevedono l’accorpamento di scuola dell’infanzia (materna), scuola primaria (elementari) e secondaria di primo grado (medie).
Se ne parlerà al convegno «Gli istituti comprensivi. Un’opportunità d’innovazione pedagogica», il 7 settembre al Polo Zanotto (dalle 9 in aula magna), davanti a dirigenti scolastici e amministrativi, presidi, rappresentanti dei consigli di istituto. Interverranno il sindaco Paolo Zanotto, il rettore dell’Università di Verona Alessandro Mazzucco, il viceministro della Pubblica istruzione Mariangela Bastico, l’assessore all’Istruzione Maria Luisa Albrigi, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto Carmela Palumbo, il dirigente dell’Usr Emilia Romagna Giancarlo Cerini, il dirigente Usr Veneto Dino Cristanini e il docente dell’Università di Bolzano Piergiuseppe Ellerani.
«Il significato del convegno è di spiegare questa importante riorganizzazione "verticale" della scuola pubblica statale», spiega l’assessore Albrigi, «che consentirà un percorso scolastico migliore per il bambino, dovuto ad una continuità didattica e a un Pof condiviso, oltre che tenere insieme le scuole di uno stesso territorio, che abbiamo individuato nella circoscrizione, tenendo presente il criterio numerico, che deve prevedere un minimo di 500 e un massimo di 900 alunni. In alcuni casi il limite massimo è stato sforato, per non dividere realtà dello stesso quartiere».
La riforma riguarderà oltre 17mila ragazzi, suddivisi in 21 Istituti comprensivi. Questi nuovi poli scolastici sono nati per consentire ai ragazzi di frequentare nello stesso luogo materne, elementari e medie. Non è però obbligatorio, una volta iscritti, proseguire fino in fondo nello stesso istituto comprensivo, ma è un’opportunità in più di continuità, salvo scelte diverse da parte delle famiglie, che verranno comunque accettate. L’iniziativa prevede una nuova strutturazione anche degli uffici scolastici, con un unico dirigente di riferimento, risolvendo così diversi problemi, come quello del trasporto scolastico o delle iscrizioni.
«È dal 2003 che il Comune ha iniziato un confronto con i dirigenti, per mettere in pratica il dimensionamento previsto dalla normativa regionale, garantendo anche l’autonomia» aggiunge la dirigente del Settore istruzione Paola Zanchetta. «Il dimensionamento verticale è uno strumento per concretizzare il progetto di una scuola di comunità». La Giunta comunale ha approvato il Piano nel novembre dello scorso anno e il 30 dicembre è arrivato il via libera della Regione.
Al convegno di settembre verrà distribuita la pubblicazione «Gli istituti comprensivi. Un quaderno di viaggio», che illustra i primi obiettivi della riorganizzazione scolastica. Ulteriori informazioni ai numeri 045.8079653 - 9611 o sul sito www.agenziaperlascuola.it. (d.b.a.)


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