L'Arena-scoppia la grana tra bidelli e imprese di pulizia

E scoppia la grana tra bidelli e imprese di pulizia
Faranno storia, ma per ora alleggeriscono il portafogli. Sono i primi libri di scuola pagati in euro. E' il caro-libri il primo problema che dovranno affrontare le famiglie dei 20 mila studenti delle superiori veronesi. Il prezzo dei manuali è aumentato del 5 per cento, il doppio rispetto a quanto previsto dal Ministero dell' istruzione. Il ministro Moratti ha fissato per le superiori un tetto massimo tra 250 e 300 euro, ma il decreto stabilisce anche che gli importi potranno essere incrementati di un ulteriore 10 per cento a seconda di particolari esigenze ravvisate dagli istituti: nel caso del liceo classico, ad esempio, il "tetto" di 317 euro potrà lievitare di una trentina di euro. E c'è da credere che queste "lievitazioni" saranno la norma. Più contenuta invece la spesa per i 21 mila alunni delle medie: al massimo 280 euro.
PRECARI . A livello nazionale, in questi pochi giorni prima della campanella d'inizio, tiene banco il problema dei precari (100 mila in tutta Italia), che protestano per il nuovo sistema delle graduatorie. Nella nostra realtà scolastica questo problema risulta contenuto a pochi casi, non più di uno-due docenti per scuola, quando in totale tra città e provincia i professori delle superiori sono poco più di 2.500. Quindi non dovrebbero esserci ripercussioni sull'inizio delle lezioni.
AULE . E' stata risolta, come l'assessore provinciale all'istruzione Adimaro Moretti ha spiegato, l'emergenza aule. Indubbiamente "pesante" resta comunque la situazione per quegli istituti che devono distribuire i propri iscritti su tre (Maffei e Montanari) od addirittura su quattro sedi (come il Messedaglia). In alcuni istituti superiori (Cangrande, Ferraris, Sanmicheli, Pindemonte, ex Lorgna e Levi di San Floriano), inoltre, sono stati annunciati lavori edilizi per ricavare nuove aule. I genitori si chiedono: ma gli studenti faranno lezione con i muratori?
CONTRATTO . Fosche nubi, sul fronte sindacale, si addensano all'orizzonte: il contratto della scuola, che riguarda maestri, professori e personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, è scaduto e la trattativa è in alto mare. Anche i presidi sono sul piede di guerra: rivendicano l'allineamento degli stipendi con gli altri dirigenti statali.
BIDELLI . Sono preannunciate rivendicazioni anche da parte dei bidelli, visto che la Finanziaria dello scorso anno consente di affidarsi ad imprese di pulizie esterne, con il rischio che questa storica "figura" della scuola scompaia definitivamente. Ci saranno subito scioperi? Sono in molti a crederlo.
Emma Cerpelloni