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L'Arena-Istruzione, la Moratti promuove se stessa Ma l'Unione la boccia

SCUOLA. Conferenza d'inizio anno Istruzione, la Moratti promuove se stessa Ma l'Unione la boccia Roma. Tutto a posto (per la Moratti) e niente in ordine (per opposizione e sindacati) nella ...

07/09/2005
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L'Arena

SCUOLA. Conferenza d'inizio anno
Istruzione, la Moratti promuove se stessa Ma l'Unione la boccia
Roma. Tutto a posto (per la Moratti) e niente in ordine (per opposizione e sindacati) nella scuola italiana.
Nella tradizionale conferenza di inizio anno scolastico, il ministro dell'Istruzione, ieri, ha presentato un bilancio di fine legislatura assolutamente positivo passando in rassegna tutti gli obiettivi a suo dire raggiunti, dall'innalzamento dell'obbligo scolastico a una maggiore diffusione dello studio della lingua inglese, dalla riduzione dell'abbandono scolastico al dimezzamento del precariato. Ha quindi rassicurato le famiglie sul regolare avvio dell'anno scolastico.
I ragazzi - ha assicurato il ministro - troveranno in classe tutti i professori sin dal primo giorno di scuola, le supplenze necessarie sono state già tutte assegnate, non c'è nessun caro-libri e quanto agli organici l'annunciato e atteso piano pluriennale di assunzioni è in via di definizione. Insomma, un quadro tutto a tinte rosa che ha incluso anche il contestato decreto sul secondo ciclo di istruzione.
Una visione, quella del ministro, per nulla condivisa da opposizione e sindacati che parlano di "pura propaganda".
"Quello del ministro - afferma il diessino Andrea Ranieri - è un ottimismo fuori dalla realtà". "Ogni volta che parla la Moratti, come Berlusconi, si dà dieci e lode, ma la verità - aggiunge la collega di partito Maria Chiara Acciarini - è che merita un 4"."Moratti vende solo toppe per un vestito liso" rincara la dose il Verde Cortiana e Manzini della Margherita vede un dopo-Moratti molto impegnativo "perchè richiederà non solo molte modifiche normative, ma soprattutto forti investimenti che questo governo non ha saputo o voluto fare".
Secondo Bergonzi del Pdci, il ministro "ha dimenticato la cosa più importante che doveva fare: chiedere scusa per la situazione in cui ha ridotto la scuola pubblica italiana".
Non sono più teneri i giudizi dei sindacati. "Le scuole statali sono state ridotte talmente allo stremo, che non hanno neppure le risorse - assicura il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini - per pagare la tassa sui rifiuti".
"Avrebbero bisogno - aggiunge Francesco Scrima, leader della Cisl scuola - di ben altra attenzione politica". Caustico il leader dei Cobas Piero Bernocchi che parla di "delirio surreale" del ministro invitandola, per limitare i danni, ad andarsene a fare il sindaco a Milano.


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