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L'Arena-I supplenti restano la categoria più vulnerabile"

- La polemica "I supplenti restano la categoria più vulnerabile" Ore otto, lezione fantasma. Ad appena 24 ore dalla denuncia sollevata da alcune maestre della scuola dell'infanz...

22/09/2004
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L'Arena

- La polemica
"I supplenti restano la categoria più vulnerabile"
Ore otto, lezione fantasma. Ad appena 24 ore dalla denuncia sollevata da alcune maestre della scuola dell'infanzia che si sono viste aggiudicare supplenze annuali su posti cattedra in realtà inesistenti, si cerca ora di stemperare i toni della polemica. E si conosce anche meglio l'entità dei casi segnalati. Secondo i dati forniti dai sindacati, che hanno monitorato la vicenda, sono sinora cinque i casi di insegnanti veronesi che avevano accettato dal Csa (l'ex provveditorato agli Studi) mercoledì scorso un incarico annuale di lavoro nella scuola materna e che, presentatesi in servizio la mattina successiva, si erano accorte di essere state chiamate per errore a supplire cattedre realmente vacanti. Due delle insegnanti sono rientrate in servizio con una successiva nomina del Csa, anche se di durata inferiore rispetto alla precedente.
Nel dettaglio, si tratta di due cattedre a Boscochiesanuova, una a Valeggio, un'altra a Nogara e l'ultima a San Bonifacio. Venerdì mattina l'ex provveditorato agli Studi ha così cercato di porre rimedio al problema, riconvocando una quarantina di insegnanti a partire dalla posizione 196 e ridistribuendo, così, i posti di lavoro. Tre gli esclusi, in definitiva, dalla prospettiva di una supplenza annuale. Anche se, precisano gli addetti ai lavori, sarebbero stati offerti loro comunque degli spezzoni di cattedra alternativi da combinare con diverse sedi. Una proposta, evidentemente, considerata troppo onerosa in termini di sacrifici lavorativi rispetto all'indubbia comodità di prestare servizio in un unico plesso.
Una situazione che pone ancora una volta l'interrogativo sulla condizione del precariato a Verona e sul sistema di designazione delle cattedre dopo un'estate contrassegnata dagli errori. Prima nella pubblicazione della graduatoria permanente, poi nell'assurdo errore di "spacciare" per incarichi a tempo indeterminato, e quindi di ruolo, comuni supplenze annuali.
Una situazione dipesa in gran parte dallo stesso Ministero che, nel corso dell'estate, non ha risparmiato il Csa dal sottoporsi a continui aggiornamenti delle norme, con la pubblicazione di note correttive ed esplicative spesso in totale contrasto tra di loro.
"È importante determinare i responsabili dell'accaduto, anche se non me la sento di condannare né l'operato dei dirigenti scolastici, cui forse e in maniera del tutto inconsapevole è derivato gran parte del problema, né quello del Csa impegnato nelle verifiche". A dirlo è Lorisa Vaccari, segretario provinciale della Cgil-Scuola di Verona.
"Dal punto di vista umano i supplenti rimangono la categoria più vulnerabile", riprende la Vaccari. "Quest'ultimo disservizio ha posto nuovamente l'attenzione sul problema. Penso allo sconforto di quanti si sono visti prima aggiudicare una cattedra valida fino al 31 agosto e poi vedersela, per chi è riuscito ovviamente a riaggiudicarsene una, ridotta di durata al 30 giugno. Per non parlare di quanti avevano già fatto i conti con il trovare un alloggio vicino al posto di lavoro. Il ministro, invece di continuare a rassicurare durante l'estate i cittadini sul regolare svolgimento delle attività scolastiche, avrebbe fatto meglio a fissare con maggiore precisione i tempi per le scuole e il Csa di effettuare le doverose verifiche".
Ma i casi delle cattedre fantasma nella scuola dell'infanzia sembrano soltanto la punta dell'iceberg di un fenomeno più diffuso. Non solo quest'anno, ma anche negli anni passati. "Solo per ritornare all'oggi, comunque, si sono verificati altri casi, stavolta tra i posti del sostegno alle elementari. Qui, però, le nomine avvenute in giorni successivi e non in una unica seduta come accaduto invece per la scuola dell'infanzia hanno consentito di ''riassorbire'' i casi reimmettendo in servizio il personale nelle convocazioni seguenti", spiega Silvano Maccani, della Cisl, che ha seguito da vicino le operazioni di nomina. (r.p.)


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