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L'Arena-Dai sindaci un altolà alla riforma "Chi sosterrà i costi?

Scuola. Moratti: inizio regolare Dai sindaci un altolà alla riforma "Chi sosterrà i costi?" Roma . "Già da quest'anno sarà possibile iscrivere in a nticip o i bambini a scuola...

19/03/2003
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L'Arena

Scuola. Moratti: inizio regolare
Dai sindaci un altolà alla riforma "Chi sosterrà i costi?"
Roma . "Già da quest'anno sarà possibile iscrivere in a nticip o i bambini a scuola, a cinque anni e mezzo, secondo quanto indicato nella riforma". Lo ha assicurato ieri il ministro per l'Istruzione, Letizia Moratti. Una risposta indiretta all'altolà ricevuto nei giorni scorsi dai sindaci italiani. "Senza soldi, niente anticipo", aveva mandato a dire Leonardo Domenici, presidente dell'Anci e sindaco di Firenze, al ministro dell'Istruzione. Gran parte delle nuove spese previste dalla riforma dei cicli appena licenziata dal Parlamento gravano sui Comuni, che non si sentono pronti per l'avvio dal primo settembre 2003.
Ed è proprio per questo che il loro rappresentante ha preso carta e penna per esternare le preoccupazioni degli enti locali e porre una serie di condizioni perchè la funzione educativa della scuola dell'infanzia non si trasformi "in mera custodia". E cioè: sezioni con età omogenea tra i 2 anni e mezzo e i 3 e mezzo; rapporto numerico tra educatori e bambini come negli asili nido, locali e servizi idonei, assenza delle liste di attesa e formazione adeguata per il personale.
Sono infatti a carico dei Comuni tutte le spese delle materne, mentre per le elementari devono sostenere - fatti salvi gli stipendi alle maestre - i costi relativi all'edilizia scolastica, alle mense, ai trasporti, al materiale didattico e all'arredamento. Per questo l'Anci vuole sapere dalla Moratti "come il governo intenda fornire loro mezzi per rispondere alla domanda della nuova utenza". Finora non è arrivata nessuna risposta da Viale Trastevere, nemmeno sul problema gravissimo della messa a norma degli edifici scolastici.
Ma le parole pronunciate ieri dal ministro dell'Istruzione lascerebbero intendere che sono stati in qualche modo superati gli ostacoli finanziari. Molti dubbi in proposito nutrono però anche i sindacati dei professori, dal momento che gli "intensificati rapporti" tra la Moratti e il collega dell'Economia Tremonti non sono serviti finora a trovare i finanziamenti per chiudere il nuovo contratto di un milione di lavoratori tra docenti e personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari). E i ntanto la tensione resta alta e i sindacati vanno uniti verso lo sciopero generale del 24 marzo.


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