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L'Arena-Così non funziona, colpa dei troppi precari e della legge che non garantisce i diritti degli studenti

- ANCHE GLI ADDETTI AI LAVORI CHIEDONO DI CAMBIARE "Per trovare un professore centinaia di telefonate" "Così non funziona, colpa dei troppi precari e della legge che non garantisce i diritti ...

05/06/2005
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L'Arena

- ANCHE GLI ADDETTI AI LAVORI CHIEDONO DI CAMBIARE
"Per trovare un professore centinaia di telefonate"
"Così non funziona, colpa dei troppi precari e della legge che non garantisce i diritti degli studenti"
Caprino. Elisabetta Peroni, dirigente dell'Istituto comprensivo di Caprino, approfondisce così i problemi che hanno portato alla turnazione di una decina di insegnanti per l'insegnamento della matematica e delle scienze alla sezione D della scuola media statale Monsignor Luigi Gaiter. "Innanzitutto", spiega, "mi associo al disagio espresso dalle famiglie e dagli alunni. Purtroppo queste situazioni sono dettate da tre ordini di problemi. I decreti ministeriali 201/00, 103/01 e 64/04 hanno provocato un allungamento dei tempi di conferimento delle supplenze: molti docenti risiedono molto lontano, così per le supplenze più brevi si fanno centiania di telefonate inutili. Per non parlare dei telegrammi: si perdono almeno cinque giorni".
Altro porobelma è che la rinuncia a una proposta contrattuale non comporta alcun effetto per i docenti, mentre una volta passavano in fondo alla graduatoria. "È facile trovare supplenti in maternità che accettano l'incarico senza assumere servizio, con diritto a mesi di indennità, o docenti che rinunciano perché trovano nel frattempo di meglio. Ciò comporta che su una stessa assenza si possono alternare più persone, con forti penalizzazioni per la continuità didattica".
"Per sopperire al problema", spiega inoltre Elisabetta Peroni, "abbiamo istituito corsi di recupero di matematica per la sezione D. L'ultimo è partito proprio il 27 maggio e proseguirà fino al 15 giugno".
Alle elementari i problemi diventano ancora più complessi: nella lettera di protesta del 18° circolo di Verona, ad esempio, si legge che da maggio, date le difficoltà per reperire supplenti e visto che la scuola ha esaurito i fondi assegnati allo scopo dal Csa di Verona, le sezioni senza maestre si vedono ridotto l'orario alla sola fascia del mattino e i bambini se ne tornano a casa dopo la mensa. Con buona pace dei moduli e del tempo pieno. Al circolo Dante Alighieri di Villafranca a Pasqua ci sono volute quasi 600 telefonate per trovare un solo supplente.
Alle superiori il fatto che la supplenza viene attivata solo quando la malattia o l'assenza superano i 10 giorni lavorativi semplifica un pochino le cose, ma non troppo. Un caso per tutti: all'istituto magistrale Montanari quest'inverno il primo quadrimestre si è chiuso senza che gli alunni potessero avere in pagella il voto di disegno e storia dell'arte: il turbinio di supplenti, infatti, non ha consentito il regolare svolgimento delle interrogazioni.
Sollecitati da più parti, tutti i sindacati di categoria si stanno mobilitando e a livello nazionale hanno chiesto un incontro con il ministro Moratti per rivedere la normativa delle supplenze, che tra l'altro crea problemi anche sul fronte del personale di segreteria e non docente in genere, come sottolineano allo Snals di Verona. In particolare, in una lettera della Cgil, Cisl e Uil sezione provinciale, indirizzata al minitsero dell'Istruzione, si legge: "Avanziamo il fondato sospetto che l'amministrazione non abbia interesse alla modifica della normativa, poiché permette di realizzare consistenti risparmi in mancate nomine a causa delle rinunce dei supplenti alle supplenze meno interessanti". E ancora, il problema sta diventando esplosivo "A causa del processo dilagante di precarizzazione del personale docente, causato dal blocco delle assunzioni attuato negli ultimi anni". A riprova di ciò, il fatto che il 20 per cento dei docenti al lavoro nella provincia di Verona è costituito da supplenti, che in molti casi per anni vengono assunti a settembre e lincenziati a giugno.


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