L'Adige-Stop alla Moratti, ma Dellai va avanti
Stop alla Moratti, ma Dellai va avanti Il governo frena le novità La giunta: non cambia nulla Il Consiglio dei ministri limita la sperimentazione Il presidente: "L'intesa si basa sulla legge at...
Stop alla Moratti, ma Dellai va avanti
Il governo frena le novità
La giunta: non cambia nulla
Il Consiglio
dei ministri limita la sperimentazione
Il presidente: "L'intesa si basa sulla legge attuale"
La firma dell'intesa sulla scuola
tra il ministro Letizia Moratti
e il presidente Dellai; a sinistra il palazzo dell'istruzione
Di PAOLO MICHELETTO
Lo stop del governo alla riforma Moratti non rallenta la "rivoluzione" della scuola trentina. Se a Roma l'esecutivo non trova l'accordo sulla proposta del ministro, il presidente della Provincia Dellai assicura che per il Trentino nulla cambia. Che l'intesa firmata lo scorso 11 giugno con la stessa Moratti resta operativa. E la nostra provincia rimane l'unica realtà in tutta Italia - assieme alla Lombardia di Formigoni, che ha firmato un'intesa analoga - a portare avanti innovazioni sul "modello Moratti". L'unica amministrazione di centrosinistra è il Trentino: "A dire il vero - spiega Dellai, che ricopre anche il ruolo di assessore alla scuola - noi non vogliamo portare la riforma Moratti in Trentino prima degli altri, ma solo anticipare la sperimentazione in base alle leggi vigenti. Grazie all'intesa firmata con il ministro possiamo superare alcuni vincoli, a prescindere dal fatto che la riforma verrà approvata o meno". Nessun passo indietro pertanto sul fronte di una sperimentazione che nelle scorse settimane ha rischiato di dividere pesantemente la giunta (Pinter non ha mai nascosto la sua contrarietà) e di far saltare la concertazione con i sindacati coltivata da Dellai sin dall'inizio della legislatura.
L'intesa sarà operativa già a settembre nella parte relativa alla formazione professionale, mentre gli altri progetti entreranno in vigore dall'anno scolastico 2003-2004. Ricordiamo che il protocollo, tra gli altri aspetti, prevede uno "schema" di 25 ore fisse per tutte le scuole, cui andranno aggiunte 10-11 ore per attività facoltative diverse scuola per scuola: "E dall'inizio dell'anno scolastico i diversi istituti potranno partire con l'elaborazione delle loro proposte per le attività facoltative - prosegue Dellai - visto che la Provincia a breve presenterà le direttive entro le quali dovranno essere inserite le sperimentazioni stesse. È chiaro che prima saremo impegnati a discutere sia con i sindacati sia con il mondo della scuola". Secondo il presidente il 2002-2003 "sarà quindi l'anno nel quale si inizierà ad elaborare i progetti" che avranno esecuzione l'annata successiva e che dovranno rispettare le indicazioni precise emesse dalla Provincia per garantire un quadro omogeneo nella scuola trentina. La formazione "sperimentale", invece, è già in atto, come è accaduto a Rovereto e Tesero. Discorso a parte va fatto, come spiega Dellai, se "il governo intende approvare un decreto legge soprattutto per quanto riguarda l'anticipo di un anno dell'inizio alla scuola materna e alle elementari. La giunta è contraria a questo tipo di anticipo, sia perché va garantita un'infanzia la più serena possibile sia perché si rischierebbe di compromettere la rete territoriale degli asili e delle strutture scolastiche provinciali. Il punto - conclude Dellai - è in sospeso, spero che il governo non faccia una forzatura simile rispetto al Parlamento". Per quanto riguarda il prossimo anno scolastico, una delle poche novità che "scatteranno" da subito sarà quella del calendario: si parte il 9 settembre.