L'Adige-La proposta delle 11 ore facoltative per istituto
PROGETTO La proposta delle 11 ore facoltative per istituto L'11 giugno scorso il presidente della Provincia ha approvato un'intesa con il ministro all'istruzione Letizia Moratti. Tutte le novit?...
PROGETTO
La proposta delle 11 ore facoltative per istituto
L'11 giugno scorso il presidente della Provincia ha approvato un'intesa con il ministro all'istruzione Letizia Moratti. Tutte le novità entreranno in vigore con l'annata scolastica 2003-2004. Prima di tutto sparirà l'esame di quinta elementare e verrà introdotta la terza prova scritta alla maturità. Il protocollo prevede 25 ore fisse alla settimana per tutte le scuole, cui vanno aggiunte 10-11 per attività facoltative diverse scuola per scuola: gli istituti verranno chiamati a presentare le loro diverse proposte, che dovranno rispettare le direttive che la giunta approverà nei prossimi mesi. Le elementari resteranno distinte dalle medie, come previsto dalla riforma Moratti, ma verrà introdotto il cosiddetto terzo biennio, in modo che il maestro della quinta elementare dovrà raccordarsi con i professori della prima media. Questo per rendere omogenea la preparazione dei ragazzi. Le innovazioni previste già per il prossimo settembre riguardano l'inizio delle scuole (il 9 settembre è la data consigliata) e la formazione professionale: per chi frequenta questo tipo di istituti è prevista la possibilità di proseguire oltre il terzo anno e di accedere anche all'università. Infine, per tutti è annunciato un ampio ricorso agli stage già a partire dalle scuole superiori.
Il tutto è stato inserito all'interno della sperimentazione permessa dalle normative vigenti sulla scuola. Lo stesso ministro Moratti ha invece presentato una riforma vera e propria, ferma però in Parlamento, alla commissione Istruzione del Senato: e il Consiglio dei ministri ha stabilito che ci saranno pochi anticipi delle sperimentazioni. La riforma Moratti prevede la possibilità di iscrivere i bambini alle scuole materne ed elementari con un anno di anticipo: rispettivamente a due anni e mezzo e a cinque anni e mezzo. La scuola materna durerà tre anni, mentre saranno cinque gli anni di scuola primaria e tre quelli di secondaria. L'obbligo scolastico è innalzato a dodici anni.