FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3794923
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » kataweb-Statali: a 105 euro la trattativa non si chiude

kataweb-Statali: a 105 euro la trattativa non si chiude

di Paolo Andruccioli Statali: a 105 euro la trattativa non si chiude Pezzotta (Cisl) sollecita il governo. Maroni: "Non ci sono risorse" ...

27/03/2005
Decrease text size Increase text size
Kataweb

di Paolo Andruccioli
Statali: a 105 euro la trattativa non si chiude
Pezzotta (Cisl) sollecita il governo. Maroni: "Non ci sono risorse"


ROMA. A 105 euro la trattativa non si può chiudere. Il governo non ha problemi politici, ma deve trovare le risorse per il contratto del pubblico impiego. Così ieri il ministro del welfare, Roberto Maroni, ha risposto alla sollecitazione del segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, che ha invitato il governo a cercare di chiudere il negoziato per il contratto degli statali e di tutti i pubblici dipendenti anche prima del voto delle regionali.
La risposta immediata di Maroni ha gelato però qualsiasi possibilità.
Anche se in serata è intervenuto Marco Follini a correggere il ministro leghista: "Il contratto del Pubblico Impiego va chiuso e concordo con Pezzotta sul fatto che sarebbe una buona idea quello di chiuderlo gia' nei prossimi giorni".
"Occorre che il Governo si dia una mossa", aveva intimato poco prima Pezzotta. Il contratto va chiuso prima del voto, o quanto meno va aperta la trattativa. E' già passato troppo tempo. Altrimenti, aveva aggiunto il segretario Cisl, "uno comincia a pensare che non sia piu' una questione di risorse, ma politica. E allora si pongono problemi piu' pesanti".
Maroni ha però negato che esistano problemi politici particolari. E' solo un problema di risorse. "Mi sembra - ha spiegato - che Pezzotta esageri". E a proposito di possibili equivoci sulle diverse posizioni presenti nella maggioranza, Maroni ha spiegato che tutti i partiti al governo, Lega compresa, sono favorevoli alla chiusura del contratto. "Ma come avviene per tutte le trattative bisogna trovare un accordo che invece ancora non è stato trovato".
E' sicuro quindi che sulla base delle proposte di aumento avanzate dai sindacati non si potrà risolvere il negoziato. Le richieste sindacali, per Maroni, "sono troppo onerose, ma si sta lavorando per chiudere l'accordo". Ovviamente il ministro non si sbilancia sui tempi e afferma di non essere in grado di fare una previsione realistica. La condizione è che i sindacati rivedano le loro posizioni a proposito di aumenti di stipendio e che le cifre siano equilibrate e misurate rispetto a quelle dei settori privati.
La sua dichiarazione sembra dunque un messaggio in codice ai sindacati affinché ritoccando le cifre della loro piattaforma rivendicativa, possano permettere al governo di trovare un compromesso. Il riferimento ai rinnovi del settore privato è molto chiaro. "Noi almeno - dice sempre Maroni - a differenza di Biglieri (direttore generale di Federmeccanica), diciamo che ci sono buone possibilità che si chiuda il rinnovo se il sindacato si mostra un po' più ragionevole sulle richieste". Pezzotta ieri ha invece lanciato un messaggio anche a Cgil e Uil. E' ora, ha sostenuto, di mettere mano seriamente alle regole. "Al punto in cui siamo - spiega Pezzotta - occorre che Cgil, Cisl e Uil abbiano il coraggio di mettere in campo in tempi brevi la loro proposta". Per arrivare a nuove regole sulla rappresentanza sindacale, ci vuole un "gesto si buona volontà".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL