KATAWEB-SINDACATI ANNUNCIANO UN SETTEMBRE DI MOBILITAZIONE
Sindacati annunciano un settembre di mobilitazione E' in vista un autunno caldo per la scuola. A settembre riaprirà, infatti, all'insegna delle mobilitazioni e delle proteste sindacali. Ad ass...
Sindacati annunciano
un settembre di mobilitazione
E' in vista un autunno caldo per la
scuola. A settembre riaprirà, infatti, all'insegna delle mobilitazioni e delle proteste sindacali. Ad assicurarlo sono i sindacati della scuola, che giudicano "insoddisfacenti" le risposte date nell'incontro di oggi dal ministro dell'istruzione Moratti circa le varie questioni aperte, a partire dalle mancate assunzioni in ruolo dei docenti per il prossimo anno scolastico.
Nessuna nomina in ruolo nei tempi previsti, ovvero entro il 31 luglio, ha infatti confermato il ministro secondo quanto reso noto dalle organizzazioni sindacali, ma possibilità di assunzioni nel corso dell'anno. In questo caso però, fanno notare le organizzazioni di categoria, le nomine avrebbero decorrenza retroattiva solo giuridica e non economica.
Giudizio negativo da parte dei sindacati anche sugli altri punti all'ordine del giorno nell'incontro di oggi a viale Trastevere: nessuna certezza e quantificazione delle risorse aggiuntive per la scuola nel Dpef, hanno affermato, e un concorso con "lo sconto" per i presidi, poiché a fronte di oltre 4 mila posti vacanti ne saranno messi a concorso poco meno di 1.500.
Duro il commento del segretario generale della Cgil Scuola Enrico Panini, che ha annunciato un settembre di proteste e lotta. Il "nostro giudizio è molto negativo. Consideriamo il Dpef - ha detto - pessimo e pericoloso, perché introduce anche nella scuola l'ipotesi di devolution per quanto riguarda la gestione degli istituti e dell'istruzione in generale, mentre l'impegno ad un piano straordinario di investimenti non scende mai dalle promesse ai fatti concreti".
Secondo Panini, inoltre, è "assolutamente paradossale che, per la prima volta, a fronte di 100 mila posti vacanti non si faccia una sola assunzione in ruolo entro il 31 luglio e che si bandisca, forse, un concorso per dirigenti scolastici ma con lo sconto: sono circa 4 mila i posti vacanti, ma il concorso verrà bandito per poco meno di 1.500 posti. Vedo - ha aggiunto - l'avvicinarsi di tempi molto bui per la scuola". Per il leader sindacale, infatti, tali decisioni non avranno altro effetto che spostare risorse dalla scuola pubblica alla privata, prefigurando una riduzione del numero delle scuole e un taglio consistente sugli organici, "visto che - ha concluso - ogni risorsa investita nella scuola pubblica viene letta come una spesa inutile da tagliare".
Anche il sindacato autonomo Snals, ha annunciato il segretario generale Fedele Ricciato, mantiene lo stato di mobilitazione. Secondo Ricciato, infatti, a fronte di una riproposizione degli impegni formali, non vi è stata alcuna concretizzazione. Per quanto riguarda le assunzioni, ha affermato, "bisogna dire con chiarezza che se non verranno fatte nelle prossime ore salterà la decorrenza economica. Quanto all'atto di indirizzo - ha aggiunto - è al ministero dell'Economia ma non ne conosciamo i contenuti.
Speriamo di poter aprire la trattativa per il contratto a settembre, ma rimane l'incognita del piano pluriennale di investimenti".
Il ministro, ha sottolineato Ricciato, "continua a ribadire il suo impegno per ottenere risorse aggiuntive, ma resta sempre il problema della compatibilità finanziaria: noi diciamo che se la scuola è in cima alla scala delle priorità, le risorse vanno comunque trovate".
Insoddisfazione è stata espressa
anche dal coordinatore della Gilda Alessandro Meli, secondo il quale "sono stati ripercorsi una serie di annunci e di buone intenzioni, ma ora è il momento di arrivare ai fatti". Gli sforamenti di bilancio del Ministero, ha detto, "ci sembra vengano assunti come scusa per posporre la questione delle assunzioni, per le quali il ministro ha dichiarato di voler comunque concedere anche se nel corso dell'anno; le assunzioni avrebbero così, però, un effetto retroattivo solo giuridico".
I sindacati dicono 'no' anche alle sperimentazioni di nuovi modelli di istruzione e formazione in alcune Regioni, poiché "rischierebbero di determinare - ha detto Ameli - una frammentazione del sistema. A queste condizioni - ha concluso - è davvero difficile pensare ad un avvio d' anno tranquillo".
Un incontro, quello di oggi, che non ha portato ad alcun passo avanti secondo il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna. "Nulla di nuovo da parte del ministro Moratti e del Governo. Per parte nostra - ha rilevato - le richieste sono chiare, e chiediamo prima di tutto certezza sulle risorse per gli impegni finanziari. In assenza di ciò ci sarà un'apertura d'anno a settembre con i lavoratori della scuola che faranno sentire la loro voce".
Il ministro, ha sottolineato il leader sindacale, "ha accolto comunque la nostra richiesta di un tavolo di confronto immediato sul nodo delle risorse".
Anche il segretario generale della Cisl Scuola Daniela Colturani ha espresso "dissenso per la mancata assunzione dei docenti, così come per l'avvio del solo concorso riservato per i dirigenti scolastici". Le mancate assunzioni, ha commentato, "rappresentano un colpo basso ai vincitori di concorso, poiché lo scarto tra i posti vacanti e le possibili assunzioni è tale che avrebbe comunque consentito di procedere alle nomine in ruolo, anche a fronte - ha concluso - di un processo di razionalizzazione generale della spesa".
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