kataweb-Rivoluzione alla materna: orari flessibili e un portfolio
Rivoluzione alla materna: orari flessibili e un portfolio Sono piccoli e stanno per essere trattati da veri grandi. Nelle "Indicazioni nazionali per i piani personalizzati delle attività educativ...
Rivoluzione alla materna: orari flessibili e un portfolio
Sono piccoli e stanno per essere trattati da veri grandi. Nelle "Indicazioni nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nelle scuole dell'infanzia", a proposito della futura scuola materna, si parla di orario flessibile, da un minimo di mille ore annue ad un massimo di 1800, di un "portfolio" o cartella delle competenze che accompagnerà il bambino per i 12 anni di scuola, della possibilità di imparare l'inglese sin dai banchi della scuola materna e di un "piano personalizzato delle attività educative".
Con il nuovo progetto la flessibilità entra nelle aule. Gli orari, sono infatti, disegnati per accontentare il più possibile le famiglie che potranno scegliere tra quattro fasce orarie diverse: da un minimo di mille ore annue ad un massimo di 1.800, con possibilità di scelta tra altre due opzioni 1.300 e 1.600. L'orario indicato come migliore nella bozza prevede l'ingresso alle 8 e l'uscita alle 15,30. I genitori dovranno indicare la loro scelta al momento dell'iscrizione. Famiglie sempre più presenti e coinvolte. I docenti lavoreranno, infatti, a stretto contatto con i genitori, seguendo il percorso formativo anche per quanto riguarda la didattica. Ogni bambino che entra nella scuola materna avrà un "portfolio (o cartella) delle competenze individuali" che lo accompagnerà per tutta la sua carriera scolastica. Il portfolio, che conterrà anche materiali prodotti dal bambino e in cui verranno annotate le diverse valutazioni lungo tutto il percorso, è compilato e tenuto aggiornato, "in collaborazione con la famiglia", dal docente identificato come "tutor" del bambino.
Questo docente guida definirà con i bambini il "Piano personalizzato delle attività educative". Il Portfolio assume un particolare significato nell'ultimo anno della scuola dell'infanzia.
I genitori, prima di decidere se iscrivere i figli alla scuola primaria prima dei sei anni di età dovranno consultarsi con il tutor, il docente che ha seguito tutto il percorso formativo del bambino verificando se l'apprendimento è adeguato al passaggio. I bambini del futuro avranno poi la possibilità di imparare sin dall'asilo una lingua comunitaria, preferibilmente l'inglese, almeno orale. Per lo "studio" della lingua straniera verranno utilizzati strumenti multimediali, dal videoregistratore ai programmi interattivi disponibili su Pc. L'alfabetizzazione informatica verrà, anch'essa, avviata sin dalla più tenera età.
Particolare attenzione, poi, verrà posta alle diversità culturali, linguistiche e religiose, per insegnare ai bambini il rispetto e la piena integrazione dei bambini stranieri. Così come verrà dedicata particolare attenzione all'educazione alla salute, "anche nelle componenti alimentari". Piena integrazione poi per i portatori di handicap. Per rispondere alle diverse esigenze dei bambini che frequentano la scuola dell'infanzia, anche in vista della possibilità di ingresso già prima dei tre anni si prevedono modelli organizzativi basati su criteri di "flessibilità, continuità, apertura". Molti i laboratori previsti nella programmazione: da quello per le attività espressive, con la sezione grafico-pittorica o teatrale-musicale, a quello di progettazione e di operatività con 'botteghe' e negozi e ricerca di ambiente a quello di attività motorie e sportive.
I docenti della scuola materna dovranno seguire corsi di aggiornamento professionale e, proprio nell'ipotesi di ingresso di piccoli di due anni e mezzo dovranno essere altamente qualificati. In presenza di bambini piccoli il rapporto docenti alunni sarà di uno a otto/dieci mentre la classe tipo sarà composta da 16-20 bambini.
E' infine prevista la possibilità di eventuali convenzioni con Enti locali per la costituzione di "sezioni di divezzi" per l'intero anno o per parti di esso, a seconda dei progetti educativi e didattici formulati dalle istituzioni scolastiche.