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Il ministro Moratti firma il decreto per la sperimentazione Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha firmato il decreto per l'avvio del progetto naziona...
Il ministro Moratti firma il decreto per la sperimentazione
Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha firmato il decreto per l'avvio del progetto nazionale di sperimentazione della scuola primaria che, nel corso dell'anno scolastico 2002/2003, sarà attuato in alcune circoli didattici e istituti.
Maggiore flessibilità nell'orario dell'insegnante tutor nella scuola elementare (solo "indicativamente" individuato tra le 18 e le 21 ore); presenza anche di docenti rappresentanti delle scuole coinvolte nel test nell'ambito degli organismi di monitoraggio della sperimentazione; possibilità di sperimentare l'anticipazione della frequenza in tutte le scuole prescelte per il test "ove esistano le condizioni". Sono queste le novità contenute nel decreto di attuazione del progetto nazionale di sperimentazione, firmato oggi dal ministro.
Il decreto, che si compone di 10 articoli, è accompagnato da una circolare esplicativa indirizzata ai direttori generali degli uffici scolastici regionali. La circolare fornisce "indicazioni e istruzioni di massima, anche nell'intento di realizzare - si legge nel testo - uniformità di criteri e di comportamenti nelle varie realtà territoriali".
Il provvedimento conferma la possibilità di una sperimentazione 'flessibile' (anche solo per alcune parti) nelle scuole che prenderanno parte al test. Ogni scuola avrà un responsabile del progetto di sperimentazione (designato dal dirigente scolastico) e "valuterà autonomamente l'opportunità di avvalersi di consulenze scientifiche esterne per l'efficace attuazione del progetto nelle sue diverse fasi".
Nelle scuole prescelte potrà essere sperimentata anche l'anticipazione della frequenza, ai bambini che avranno compiuto i tre anni entro il 28 febbraio del 2003 per la scuola dell'infanzia, e ai bambini che avranno compiuto, alla stessa data, i sei anni, per la scuola elementare. Il progetto riguarderà la scuola dell'infanzia e le prime classi della scuola elementare, limitatamente a non più di due circoli didattici o istituti comprensivi per ogni provincia, nonché due scuole paritarie preferibilmente per ogni capoluogo di regione.
Nella scuola elementare, l'attivazione dell'insegnamento della lingua straniera (inglese) e dell'alfabetizzazione informatica - si legge nel decreto - rappresenta connotazione essenziale del progetto di sperimentazione.