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Contratto: primo stop, mancano i soldi Allineamento degli stipendi e delle prestazioni a livello europeo. E' questo uno dei punti indicati dall'atto di indirizzo del Ministero. Ma, secondo i sinda...
Contratto: primo stop, mancano i soldi
Allineamento degli stipendi e delle prestazioni a livello europeo. E' questo uno dei punti indicati dall'atto di indirizzo del Ministero. Ma, secondo i sindacati, per raggiungere questo adeguamento mancano le risorse economiche. E, sempre a detta dei sindacati, la trattativa di ieri per il contratto scuola per l'anno 2002-2005 si è conclusa con un 'nulla di fatto'.
I sindacati confermano gli scioperi del 14 e del 18 ottobre. La trattativa riprenderà il 23 ottobre.
"Le risorse contrattuali continuano ad essere prevalentemente il frutto di tagli di spesa nel nostro settore - ha affermato il segretario generale della Cgil Scuola Enrico Panini - per cui la filosofia del governo è che se vogliamo andare in Europa con le retribuzioni bisogna ridurre la spesa sull'istruzione. Noi - ha concluso Panini- siamo in netto dissenso".
Per il segretario generale della Cisl Scuola Daniela Colturani c'è da verificare "oltre la disponibilità di risorse sufficienti a salvaguardare il potere d'acquisto dei salari, risorse per gli adeguamenti degli stipendi alle medie europee e il riconoscimento degli accresciuti carichi di lavoro e responsabilità per il personale Ata". La Cisl conferma lo sciopero del 14 ottobre.
"Non ci sono gli impegni necessari -ha osservato il leader della Uil Scuola Massimo Di Menna - in merito alle risorse finanziarie per il contratto, anzi si toglie quel che già c'era". Un esempio? "In Finanziaria - ha detto Di Menna - non è più previsto il fondo di 70 miliardi di vecchie lire, inserito per il 2002, destinato all'autoaggiornamento dei docenti".
La Gilda degli insegnanti ha confermato lo sciopero dei docenti per il 14 ottobre e organizza due manifestazioni in concomitanza a Roma e a Palermo. La Gilda, ha detto il coordinatore Alessandro Ameli, "chiede la modifica della Finanziaria e all'apertura delle trattative ha posto due obiettivi prioritari: le retribuzioni europee per gli insegnanti e la separazione delle contrattazioni tra docenti e non docenti'
"Non è emersa alcuna novità" dal primo incontro all'Aran di oggi. E' quanto ha affermato Il segretario generale dello Snals Fedele Riccoiato. Le risorse economiche, ha spiegato il leader dello Snals, "non sono sufficienti né ad assicurare l'attuale potere d'acquisto delle retribuzioni né a garantire il loro progressivo adeguamento ai livelli europei, né a raggiungere gli obiettivi programmatici fissati dal governo nell'atto di indirizzo all'Aran".
L'ATTO DI INDIRIZZO DEL MINISTERO
Secondo l'atto di indirizzo del ministero consegnato alcuni giorni fa dal ministero all'Aran, agli insegnanti dovrebbero andare in tasca mediamente circa mille euro lordi l'anno di aumento, netti 723 euro, circa un milione 400 mila delle vecchie lire.
In base ai primi elementi forniti dal ministero, un 4,76 per cento di aumento dovrebbe riguardare gli stipendi veri e propri, e un altro 1 per cento la contrattazione integrativa. Il periodico Tuttoscuola ha calcolato che alla fine del biennio 2002-03 l'aumento lordo degli stipendi potrebbe essere mediamente intorno al 1,9 milione di vecchie lire, 'fatta salva una rateizzazione degli aumenti mensili che potrebbe sviluppare effetti di incremento maggiore dal 2004. Il valore netto di questo aumento nel biennio, tenuto conto della nuova Irpef, potrebbe aggirarsi mediamente sui 723 euro (1.400.000 delle vecchie lire) di cui poco meno della meta' da corrispondere nel 2002. A questi aumenti netti, da considerare minimi, vanno aggiunti gli incrementi del salario accessorio (fondo di istituto, funzioni obiettivo, funzioni aggiuntive, ecc.)".
Obiettivi generali del contratto
L'atto di indirizzo stabilisce quindi gli obiettivi generali del contratto che dovrà "improntare le logiche contrattuali ad un progetto di scuola di alto e qualificato profilo, che persegua obiettivi finalizzati al conseguimento di migliori livelli di apprendimento nonché all'attuazione di percorsi personalizzati e di sostegno alla scelta degli alunni". In tale contesto il contratto dovrà, tra l'altro, sostenere percorsi che prevedano la centralità dell'alunno; migliorare il livello di istruzione e formazione per tutti e sostenere ed estendere la formazione lungo tutto l'arco della vita; tenere in debito conto la dimensione nazionale del nostro sistema di istruzione e formazione e migliorare la qualità professionale dei docenti.
Allineamento europeo
Il contratto, secondo l'atto di indirizzo, proseguirà "al riallineamento graduale alla media europea sia dei livelli retributivi, sia dei livelli di prestazioni, nell'ambito delle risorse disponibili. Si strutturerà in "maniera modulare, attraverso un biennio di tipo economico, afferente alle risorse certe e disponibili, e un quadriennio normativo che finalizzi, attraverso soluzioni qualitative, anche quote di risorse collegate ai processi di innovazione in atto, previa verifica della disponibilità delle stesse". Valorizzerà l'investimento nelle risorse umane e professionali... utilizzando sistemi di valutazione concordati e trasparenti, fondati su modelli sistematici e sulla valorizzazione degli aspetti specifici delle funzioni".