ItaliaOggi: Terza media, rispuntano i test finali
Un piano triennale per incentivare il tempo pieno, l'introduzione di una quarta prova scritta all'esame di terza media, il varo della valutazione esterna finalizzata a verificare le conoscenze e le abilità degli studenti, la modifica del comitato di indirizzo dell'Istituto nazionale di valutazione che viene ridotto a soli tre membri
Un piano triennale per incentivare il tempo pieno, l'introduzione di una quarta prova scritta all'esame di terza media, il varo della valutazione esterna finalizzata a verificare le conoscenze e le abilità degli studenti, la modifica del comitato di indirizzo dell'Istituto nazionale di valutazione che viene ridotto a soli tre membri. Queste le principali novità introdotte dalla camera nel corso della discussione del decreto legge n. 147 sull'avvio dell'anno scolastico 2007-2008 e in materia di concorsi per ricercatori universitari. Un iter legislativo che dovrebbe condurre, entro i primi di novembre, alla conversione in legge del decreto e che, almeno sinora, sembrerebbe procedere senza scossoni visto l'accordo raggiunto, pressoché su tutte le modifiche, da maggioranza e opposizione.
Eccezion fatta, naturalmente, per la reintroduzione del tempo pieno nella scuola primaria: un provvedimento che, a detta di alcuni deputati del centrodestra e considerati i vincoli finanziari e di organico, potrebbe rimanere lettera morta. Resta ancora, comunque, la grande incognita delle misure disciplinari per i docenti contro le quali Rifondazione comunista promette battaglia. Ma torniamo alle novità, a cominciare dall'inasprimento dell'esame di terza media: proposta in commissione e confermata dall'aula, la quarta prova scritta servirà a verificare «i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti» così profilandosi come una sorta di prova di cultura generale. Per quanto concerne la valutazione esterna degli studenti, introdotta grazie all'approvazione di un emendamento dell'ex sottosegretario all'istruzione Valentina Aprea, essa verrà affidata al «servizio nazionale di valutazione» a partire dal 2009 con l'obiettivo di «monitorare costantemente il livello delle conoscenze».
Ad affrontarla saranno gli studenti di seconda e quinta elementare, prima e terza media, secondo e quinto anno delle superiori. E infine il tempo pieno per il quale, anche in relazione alle competenze delle regioni in materia di diritto allo studio e di programmazione dell'offerta formativa, è stato definito un piano triennale di intervento mirato all'individuazione di misure di incentivazione «finalizzate all'incremento dell'offerta di classi a tempo pieno» (art 1), offerta messa in relazione con le esigenze di sostegno ai disabili e di integrazione sociale e culturale dei minori immigrati. Il voto finale sul decreto è atteso per questa settimana.