ItaliaOggi: Tecnici, figli di un dio minore
I nuovi programmi, a differenza dei licei, non sono pronti
di Alessandra Ricciardi
Il 26 marzo prossimo scade il termine per le iscrizioni: i genitori devono decidere al buio
Anche questa volta ultimi. Gli studenti di terza media che il prossimo anno si iscriveranno agli istituti tecnici riformati (c'è tempo fino a venerdì prossimo 26 marzo), stesso discorso vale per i professionali, e gli insegnanti che lavorano in questo stesso livello di istruzione, e che devono fare la scelta dei nuovi libri di testo da far adottare, navigano al buio. A differenza di quanto succede nei licei, per loro di programmi neanche a parlarne. Le indicazioni nazionali che delineano i nuovi saperi della scuola superiore targata Gelmini, e pubblicati dalla scorsa settimana sul sito dell'Indire, valgono infatti solo per i percorsi liceali. Si tratta di indicazioni importanti, perché definiscono il nucleo di saperi e la loro scansione temporale da cui scaturiranno le conoscenze fondamentali che gli studenti dovranno possedere al termine del percorso di studi. Eppure la commissione preposta alla definizione dei programmi per i tecnici aveva iniziato il suo lavoro prima di quella che poi si è insediata sui licei. Ma pare, raccontano fonti vicine al ministero, che a intralciare il cammino della commissione sia sta un cambio in corso d'opera dell'impostazione. Che ha costretto a rifare dall'inizio il lavoro di semplificazione e razionalizzazione delle discipline, per renderlo più simile alla logica che presiede all'impostazione dei programmi dei licei: un profilo generale che comprende una descrizione delle competenze chiave e prosegue con la descrizione degli obiettivi specifici di apprendimento, articolati per nuclei disciplinari relativi ai due bienni e al quinto anno. E gli istituti partono svantaggiati nella mole di lavoro: molte di più le discipline, soprattutto quelle inerenti ai laboratori, ovvero quelle professionalizzanti. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, i programmi dei tecnici non saranno pronti prima di un paio di settimane. Anche per loro dovrebbe essere previsto un periodo di consultazione con insegnanti, genitori e studenti, così come per i licei, e sempre sul sito dell'Indire. Dove per fino a ieri l'apposita sezione per le indicazioni liceali non era ancora attiva. Insomma, i programmi portano un po' di ritardo. Ma presso il ministero sono tranquilli: firmati dal presidente della repubblica i regolamenti sulle nuove superiori, ora si attende solo il parere della Corte dei conti perché la riforma sia ufficialmente definita e possa partire con le carte in regola dal prossimo settembre. I programmi, a questo punto, diventano secondari. Anche perché, grazie all'autonomia didattica dei docenti, non c'è bisogno di essere per niente prescrittivi.