ItaliaOggi: Supplenti e per di più non pagati
I direttori regionali bloccano i pagamenti per i contratti brevi perché i fondi sono esauriti.
Dal giudice per ottenere un decreto ingiuntivo contro Fioroni
Una volta si diceva ´pochi, maledetti e subito'. Il subito degli stipendi per i precari della scuola, un popolo variegato che conta circa 200 mila persone, può anche essere cancellato.
Destinati ad avere la retribuzione di primo livello anche se insegnano ormai da anni, costretti a rincorrere le varie cattedre anche in città tra loro lontane pur di fare punteggio, a spasso sempre per il periodo estivo, i supplenti rischiano ora di dover far credito al ministero della pubblica istruzione per i loro salari.
È quanto sta avvenendo ai docenti che hanno incarichi di breve durata, costretti ad aspettare, in alcuni casi da cinque-sei mesi, che il ministero si sbrighi a rimpinguare le disponibilità esaurite delle scuole per poter essere pagati.
Un'operazione, questa, tutt'altro che facile dallo scorso gennaio, visto che il vecchio meccanismo di finanziamento, che prevedeva un passaggio presso le direzioni scolastiche regionali, è stato soppresso dalla Finanziaria 2007, e che il nuovo, che prevede un accantonamento diretto alle scuole, non è stato ancora attivato. In gioco ci sono 574 milioni di euro da ripartire.
Nel frattempo, i docenti in credito devono aspettare e i presidi, che devono fronteggiare cattedre scoperte in corso d'anno, devono arrangiarsi.
E' quanto per esempio si sono sentite rispondere le scuole della provincia di Sondrio dal direttore scolastico regionale per la Lombardia, Anna Maria Dominici. Gli istituti chiedevano che i loro budget fossero incrementati, già dal luglio 2006 denunciano l'insufficienza dei fondi disponibili in cassa per pagare i supplenti.
La direzione ha risposto che ´in base alle informazioni acquisiste, sono stati erogati fino d esaurimento tutti i fondi disponibili per spese per supplenze brevi...La situazione di grave difficoltà delle scuole nella provincia di Sondrio è nota e monitorata', scrive la Dominici che ha erogato nel 2006 un netto+Irpef di 1,35 milioni di euro a fronte di un fabbisogno totale netto+Irpef di 2,8 milioni di euro.
´Ma attualmente', prosegue la nota, ´non esistono risorse finanziarie ulteriori per poterla sanare, gli ultimi fondi per supplenze a disposizione dell'ufficio scolastico regionale sono stati erogati il 15 novembre scorso'. E per quanto riguarda tutti i problemi di finanziamento per il 2007, poi, non è più la direzione a doversene occupare. Per l'anno in corso, ´le risorse per le supplenze brevi saranno erogate dal ministero della pubblica istruzione direttamente alle istituzioni scolastiche'.
E la Lombardia non è un caso. L'insufficienza dei fondi è largamente diffusa in regioni come il Veneto, l'Emilia Romagna, il Piemonte, in generale le regioni che negli ultimi anni si sono viste assegnare meno personale a tempo indeterminato rispetto a quello richiesto e nelle quali è stata dunque più sostanziosa la domanda di precari.
Il ritardo nei trasferimenti dei fondi non è tra l'altro limitato al capitolo supplenze. Con la conseguenza che è impossibile attingere a capitoli di bilancio diversi per intanto procedere a pagare i precari.
´Dal 2004 a oggi c'è stata un politica dissennata di tagli, ora c'è urgenza di intervenire', commenta il segretario della Cgil scuola, Enrico Panini, ´le scuole sono al collasso'.
Gli istituti si trovano nell'impossibilità di far fronte al pagamento degli stipendi dei supplenti, ma anche dei fornitori e dei comuni, che vantano crediti milionari per la Tarsu, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti.
Intanto ci sono i docenti esasperati che si stanno organizzando per ricorrere al giudice e chiedere un decreto ingiuntivo, ovvero un ordine a pagare diretto al dicastero guidato da Beppe Fioroni