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ItaliaOggi-Sui contratti è scontro nel governo

SPECIALE SCIOPERO/ Il prossimo 18 marzo coinvolti 3,5 milioni di lavoratori del pubblico. Sui contratti è scontro nel governo An si impunta per il rinnovo. Forza Italia e Lega t...

15/03/2005
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ItaliaOggi

SPECIALE SCIOPERO/ Il prossimo 18 marzo coinvolti 3,5 milioni di lavoratori del pubblico.

Sui contratti è scontro nel governo

An si impunta per il rinnovo. Forza Italia e Lega trattano

Il governo cerca una mediazione all'ultima ora per sventare lo sciopero del 18 marzo. E, soprattutto, evitare di dover pagare un tributo pesante alle prossime elezioni. Con l'intervista rilasciata a ItaliaOggi sabato scorso dal sottosegretario alla funzione pubblica, Learco Saporito, Alleanza nazionale ha rotto gli indugi e ha denunciato i rischi che la maggioranza di centro-destra corre con il mancato rinnovo dei contratti. Un popolo di 3,5 milioni di elettori, tanti quanti sono i dipendenti del pubblico impiego che sono senza contratto dal 31 dicembre 2003, va tenuto nel debito conto. 'È un errore politico non aprire le trattative nella pubblica amministrazione', aveva detto Saporito, 'i lavoratori non possono essere esasperati, hanno diritto al rinnovo contrattuale, ho timore che non tutti abbiano presente le conseguenze che la scelta di non convocare i sindacati potrà produrre. I sindacati hanno ragione'. Dichiarazioni che hanno provocato reazioni a catena con il tentativo di trovare ieri sera un accordo in extremis nella maggioranza. Da un lato Alleanza nazionale, che ha detto chiaramente di non essere più disposta a tollerare nuovi ritardi, Forza Italia e Udc che hanno tentato di mediare con la Lega. Al vertice hanno partecipato i ministeri direttamente coinvolti: economia, funzione pubblica, lavoro. Il dato di partenza è di un aumento per il biennio 2004/05 del 4,31%. La richiesta di An e Udc è di arrivare a un aumento del 5,3%, all'incirca quanto già dato con il precedente contratto. Si tratterebbe dunque di scovare un punto percentuale, pari a 1 miliardo di euro. È su questo punto che ieri si è accentrata la discussione al vertice. Una discussione ancora in corsa mentre si chiudevano le pagine di questo inserto e dalla quale si attende quanto meno una convocazione dei sindacati a palazzo Chigi. Che possa essere già chiaro il quadro finanziario pare più difficile.
La convocazione sortirebbe sicuramente un effetto positivo sui sindacati, ma da sola non sembra sufficiente a far revocare lo sciopero. 'Prima di ogni decisione vogliamo verificare i termini della proposta avendo di fronte a noi il governo', chiarisce Antonio Foccillo, segretario confederale della Uil. (


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