ItaliaOggi: Statali, rimandato incontro tra il governo e i sindacati
Atteso il rientro di Prodi. Il ministro Nicolais rifiuta l'accusa di fannulloni.
La patata bollente della vertenza per il rinnovo contrattuale degli statali, dopo il no secco dei sindacati al memorandum sulla pubblica amministrazione, è passata ufficialmente nelle mani di Romano Prodi, al suo rientro dal Giappone. Non c'è stato, infatti, nessun vertice ieri tra il ministro per le riforme e l'innovazione nella p.a., Luigi Nicolais, e i sindacati del pubblico impiego. ´Abbiamo rimandato l'incontro con le categorie aspettando che venga Prodi', ha detto Nicolais che, per quanto riguarda i tempi, ha aggiunto che ´l'ordine è prima gli statali, appena dopo la scuola e poi man mano le agenzie'. ´La direttiva quadro la manderò sicuramente', ha proseguito il ministro, ´insieme con la direttiva degli statali, entro fine settimana o al massimo lunedì'.
E mentre i pensionati hanno annunciato che ´sono e saranno a fianco dei lavoratori pubblici, soprattutto se essi verranno costretti allo sciopero generale', Nicolais ha annunciato che entro 15 giorni presenterà un disegno di legge al governo sullo spoil system nel pubblico impiego. ´Il provvedimento', ha spiegato a una tavola rotonda sull'efficienza della pubblica amministrazione, ´tiene conto di due recenti sentenze della Cassazione'.
E a margine della stessa tavola rotonda, presso la sede della Scuola superiore dell'amministrazione dell'interno, il deputato dell'Udc Bruno Tabacci ha sferrato un attacco contro statali e sindacalisti. ´In Italia ci sono 6-700 mila persone che vivono di politica sindacale, mi sembrano un po' troppe. Credo che chi prende lo stipendio senza lavorare faccia parte, anche lui, della platea di fannulloni, che esiste'. Quanto agli statali Tabacci ha aggiunto che i loro stipendi sono ´delle rendite quando non si danno servizi efficienti. Altro che apertura dei mercati', ha aggiunto, ´in un paese fondato sulle rendite dove ognuno pensa a difenderle, dai tassisti ai parrucchieri'.
Immediata la replica di Nicolais, che ha rifiutato categoricamente la critica agli statali, considerati da più di un osservatore dei fannulloni: ´Ora saltano fuori tutti i problemi perché stiamo rinnovando i contratti di lavoro. Si è parlato delle assenze', ha affermato, ´degli stipendi molto elevati da parte di Confindustria, ma non è vero che i professionisti del pubblico impiego guadagnano più di quelli del settore privato. Bisogna essere più cauti nelle valutazioni, ci deve essere più efficienza ma non dobbiamo pensare che siamo un esercito di fannulloni. Questo è veramente falso'. La questione, secondo Nicolais, va vista nell'ottica di creare una cultura della valutazione. ´Non esiste in Italia', ha detto il ministro. ´Quando ne parliamo immediatamente intervengono dei sistemi collaterali che bloccano queste procedure, perché quando parliamo di fannulloni è perché non sappiamo valutare'. Per questo, ha osservato Nicolais, ´c'è bisogno di dare una valutazione adeguata alla pubblica amministrazione che serve a tutti, soprattutto a quanti, e ce ne sono tanti, che lavorano bene e che non hanno bisogno delle spinte della politica'. In particolare, ´abbiamo bisogno di dati certi'. E, accogliendo la proposta formulata lunedì dal segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani relativa alla creazione di una sede adatta per avere dati certificati sul pubblico impiego, Nicolais ha indicato nel Cnel il possibile ente deputato alla raccolta. ´Ritengo che il Cnel abbia bisogno di un rilancio e quella di avere un ente terzo per monitorare e valutare può essere una buona occasione anche per noi', ha concluso. ´Abbiamo anche avviato una operazione ispettiva su questi argomenti e ci aspettiamo che ci dia delle risposte'.