ItaliaOggi: Segreterie scolastiche alla paralisi
Uffici semideserti per le ferie. Ma intanto crescono gli adempimenti in vista del nuovo anno.
Devono anche inserire i prof nelle graduatorie a esaurimento
Le segreterie delle scuole rischiano la paralisi.
In questi giorni è ripresa l'attività amministrativa, anche se molti dipendenti sono ancora in ferie, e le istituzioni scolastiche devono provvedere, novità assoluta rispetto allo scorso anno, anche all'inserimento dei dati dei docenti nelle graduatorie a esaurimento. Che in precedenza venivano elaborati direttamente dagli uffici scolastici provinciali. Il tutto a due settimane dall'inizio dell'anno scolastico e, soprattutto, in un periodo in cui gli uffici sono semideserti, perché gli impiegati vanno ancora in ferie. Con il risultato che si rischia la paralisi. O, in alternativa, la mancata compilazione delle graduatorie d'istituto. Per cercare di limitare i danni il ministero della pubblica istruzione ha inviato una nota ai direttori regionali raccomandando almeno la compilazione delle graduatorie di prima fascia (prot. 15974/2007). In buona sostanza, l'amministrazione centrale si è resa conto della impossibilità, per le scuole, di fare fronte agli adempimenti. E quindi ha suggerito di mettere mano almeno agli elenchi in cui devono essere inseriti i docenti già inclusi nelle graduatorie provinciali a esaurimento.
In assenza di questo adempimento si potrebbero verificare situazioni paradossali. La mancata compilazione dei nuovi elenchi comporterebbe, infatti, la proroga della vigenza delle graduatorie dell'anno scorso. E ciò potrebbe rendere impossibile l'applicazione delle nuove norme che dispongono la possibilità di scegliere solo 20 scuole, al posto delle 30 precedentemente previste, ai fini dell'inserimento nelle graduatorie. E i vecchi elenchi rimarrebbero comunque in vigore, fino a quando non verranno varate le nuove graduatorie d'istituto. A rendere la situazione ancora più ingarbugliata potrebbero intervenire i tempi diversi con in quali i vari uffici periferici provvederanno alla pubblicazione delle graduatorie. Si potrebbero verificare casi in cui un docente trasferito in un'altra provincia, potrebbe ottenere un incarico nella provincia di precedente inserimento (in ritardo con la compilazione delle graduatorie) e, contemporaneamente, potrebbe essere convocato anche nella provincia di nuovo inserimento. Specie se in quest'ultima i tempi di pubblicazione dei nuovi elenchi dovessero rivelarsi più celeri. In buona sostanza, si potrebbe verificare il caso della vigenza contemporanea di elenchi vecchi e nuovi, con conseguente inserimento di eventuali aspiranti (già trasferiti) in graduatorie di 50 scuole: 30 scuole nella provincia di precedente inserimento e 20 nella provincia di trasferimento.
E c'è un ulteriore elemento di preoccupazione che va considerato: le graduatorie di strumento musicale.
Questa particolare tipologia di insegnamento, infatti, a causa di ritardi nella formazione della disciplina sul reclutamento, è caratterizzata da una scarsa presenza di docenti abilitati.
Ciò comporta che i docenti da destinare a incarichi a tempo determinato vengano tratti prevalentemente dalla graduatorie d'istituto di III fascia. E siccome la III fascia viene compilata in ultimo dalle scuole, il rischio è che si utilizzino i vecchi elenchi per le nomine dal1° settembre. E poi, ad anno scolastico inoltrato, si proceda al licenziamento dei docenti in carica e all'assunzione degli aventi titolo. Il tutto con grave nocumento della continuità didattica.
A rendere la situazione ancora più complicata ci si mette anche la particolare procedura prevista per la compilazione delle graduatorie dei docenti di strumento musicale. La normativa prevede, infatti, che le scuole provvedano alla valutazione dei titoli normali. Mentre la più complessa valutazione dei titoli artistici viene effettuata da una commissione di tecnici che si insedia presso l'ufficio scolastico provinciale. E ad aumentare il clima di incertezza si aggiungono anche i tagli alle nuove scuole a indirizzo musicale che sono stati operati di recente, in organico di fatto, dagli uffici scolastici regionali, per rientrare nei parametri fissati dalla Finanziaria di quest'anno.