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ItaliaOggi-Scuola, riforma senza soldi

quanto prevede l'ultima versione del decreto del ministero dell'istruzione. Scuola, riforma senza soldi Saltano tutti gli stanziamenti per la secondaria Niente copertura finanziar...

18/05/2005
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ItaliaOggi

quanto prevede l'ultima versione del decreto del ministero dell'istruzione.

Scuola, riforma senza soldi

Saltano tutti gli stanziamenti per la secondaria

Niente copertura finanziaria per la riforma della scuola secondaria. Nell'ultima versione del decreto del ministero dell'istruzione che rimette mano alle superiori, in attuazione della legge n. 53/2003, non è più previsto lo stanziamento necessario a far partire la riforma dall'anno scolastico 2006/07. Conteggiato nella precedente versione in 24,8 milioni di euro per il 2006 e in 68,3 per il 2007, aveva fatto sperare che si fosse ormai a un punto di svolta.
I tempi ormai sono agli sgoccioli. Dall'approvazione del decreto da parte del consiglio dei ministri decorrono i cinque mesi di tempo per il confronto in conferenza unificata stato-regioni-enti locali e per il parere delle commissioni parlamentari. Solo dopo c'è il via libera definitivo da parte del consiglio dei ministri. E la delega scade il prossimo ottobre.

Vanno poi messi a punto i regolamenti attuativi: per esempio sulla valutazione dei crediti e sulla loro trasferibilità da un sistema all'altro.

Le nuove superiori si compongono infatti di due sistemi: l'istruzione, articolato nei licei, e la formazione, tipica dei corsi professionali. I licei (artistico, classico, economico, linguistico, musicale, scientifico tecnologico e delle scienze umane) durano cinque anni e consentono l'accesso all'università. La formazione professionale rilascia la qualifica, se il corso è di durata almeno triennale, oppure il diploma, se di durata quadriennale. In entrambi i casi non è consentito il prosieguo all'università, salvo un anno integrativo di studio, per i diplomati, e il superamento di un esame di stato.

I licei si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno che 'prioritariamente completa il percorso disciplinare e prevede altresì l'approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze caratterizzanti il profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi'. È possibile prevedere, d'intesa con gli atenei, approfondimenti utili per l'accesso alle università.

Ai fini della validità di un anno scolastico, per la valutazione dello studente è richiesta 'la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato complessivo'. Non solo dunque di quello obbligatorio nazionale. A parte le valutazioni periodiche, i docenti effettuano una valutazione per l'ammissibilità al terzo e al quarto anno. La bocciatura può essere disposta solo 'per gravi lacune, formative o comportamentali, con provvedimenti motivati'.

La frequenza anche di un solo segmento dei sue sistemi comporta l'acquisizione di crediti certificati che possono essere fatti valere per la ripresa degli studi o per i passaggi da un percorso all'altro. Le modalità di riconoscimenti dei crediti ai fini dei passaggi dovranno essere definite attraverso accordi tra stato-regioni, da recepire poi in un decreto del presidente della repubblica


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