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ItaliaOggi: SCUOLA Presidio al Miur insieme agli enti pubblici di ricerca

Blocco degli scrutini contro i tagli

08/06/2010
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ItaliaOggi

Il giugno di lotta contro i tagli alla ricerca e alla scuola è iniziato ieri pomeriggio al ministero della Pubblica Istruzione e dell'Università dove il coordinamento permanente delle scuole di Roma, insieme alla Flc-Cgil e ai Cobas hanno indetto un presidio al quale hanno partecipato 200 persone. La protesta ha ribadito la necessità di tornare al tempo pieno con la compresenza di due insegnanti nella scuola. Per il prossimo anno, solo a Roma, c'è la richiesta di 216 classi in più. Il taglio dei docenti e delle classi non permetterà di soddisfare la domanda di migliaia di famiglie. La mobilitazione proseguirà fino al 15 giugno con uno sciopero a scacchiera degli scrutini contro il taglio di 41 mila posti di lavoro, il blocco triennale dei contratti. Iniziano Marche, Puglia e Veneto, poi Sardegna e Umbria e a seguire tutte le altre regioni. Alta l'adesione alla protesta in Emilia. Ieri a Bologna hanno aderitto 500 docenti, 15 scuole superiori su 32 hanno scioperato con adesioni altissime, in 10 lo sciopero è stato totale. «No ai tagli» recitava lo striscioni srotolato dalla Torre degli Asinelli. Nel frattempo gli enti di ricerca Isae, Ispels e Insean continuano ad essere occupati. Ieri, nell'incontro tra una delegazione e il direttore generale e il vice capo di gabinetto del Miur è stata presentata la proposta di stralciare gli enti dalla manovra finanziaria che attualmente li sopprime facendoli confluire nel Consiglio nazionale delle ricerche. Una proposta che è stata giudicata dai tecnici del ministero «ragionevole e sostenibile» al punto che nel corso del colloquio è stata presa in considerazione l'ipotesi che il Miur presenti alcuni emendamenti che recuperino i tagli previsti dalla manovra, recuperando la deroga sul turn-over che permette di usare interamente le risorse liberate dai pensionamenti previsti nei prossimi anni per l'assunzione dei ricercatori precari (solo all'Ispels sono 500 su 1400 persone). (ro. ci.)


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