ItaliaOggi-Scuola, parte l'operazione per il cambio delle cattedre

Scuola, parte l'operazione per il cambio delle cattedre

Parte l'operazione cambio cattedra nella scuola. Gli insegnanti di ruolo che vorranno cambiare incarico, dopo il trasferimento d'ufficio, oppure chiedere l'assegnazione provvisoria in altra città, per motivi familiari, potranno presentare domanda entro il prossimo 10 luglio. Da oggi troveranno sul sito del ministero dell'istruzione (www.istruzione.it) i moduli corretti per presentare l'istanza. Quelli infatti diffusi immediatamente dopo la firma del contratto sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, il 25 giugno scorso, sono stati ritirati a causa di alcuni errori contenuti nei formulari. I docenti che li avessero già utilizzati devono ripresentare domanda. In caso di variazioni nella mobilità, alla luce della correzione di errori nei trasferimenti e passaggi da parte del ministero, o comunque a seguito di procedure di conciliazione a livello locale, il personale potrà presentare domanda di utilizzazione e assegnazione provvisoria entro cinque giorni dalla comunicazione della rettifica. Il ritiro dei moduli per le utilizzazioni e assegnazioni è solo l'ultima gaffe, in ordine di tempo, in cui è inciampato il dicastero guidato da Letizia Moratti. Dalla revisione dei punteggi delle graduatorie, prima per tenere conto delle innovazioni introdotte in sede parlamentare e poi delle integrazioni disposte a livello ministeriale, alle operazioni di trasferimento, che hanno fatto registrare il flop del sistema informatico del ministero, nell'ultimo mese l'amministrazione scolastica è stata impegnata in una corsa contro il tempo per assicurare l'ordinato avvio del prossimo anno scolastico. Le graduatorie permanenti di prima e seconda fascia, dalle quali dovrebbe essere assunto quasi del tutto il 50% del contingente per le prossime immissioni in ruolo, sono ormai in dirittura d'arrivo e saranno pubblicate nei prossimi giorni. Più faticosa la revisione della terza fascia, che potrebbe essere rinviata anche in una seconda fase, secondo quanto indicato dal ministero, dopo che appunto sarà esaurito l'iter per le assunzioni a tempo indeterminato, da chiudere entro il 31 luglio. Le maggiori difficoltà si sono registrate per la valutazione dei servizi prestati nei comuni di montagna, che il ministero ha ribadito essere quelli inseriti nell'elenco allegato alla nota interna n. 29/2004 (comuni di montagna). A fare cilecca sarebbe, ancora una volta, il supporto informatico del dicastero di viale Trastevere che non sarebbe pronto a recepire i dati e calcolare i relativi punteggi.
Il ritardo nella pubblicazione della terza fascia non sortirebbe nessun particolare problema per quelle classi di concorso scoperte per le quali c'è un numero sufficiente di precari di primo e secondo scaglione. Difficoltà, e rischio di scavalcare i tempi previsti, per le cattedre nelle quali si registra l'esaurimento delle liste a esaurimento e il ricorso ai precari del terzo scaglione delle graduatorie permanenti risulta dunque irrinunciabile.

Alle difficoltà organizzative si accompagna l'incognita dei ricorsi al Tar Lazio. Il Tribunale amministrativo regionale dovrebbe pronunciarsi il 9 luglio prossimo circa i ricorsi presentanti contro le circolari attuative della legge n. 143/2004, quella che ha convertito in legge il decreto n. 97 e ha modificato la valutazione dei servizi per i docenti precari. Nel caso in cui dovesse essere accolto anche solo uno dei motivi di ricorso, per esempio il divieto di cumulare in un anno scolastico più di 12 punti, i Csa si troverebbero a fronteggiare un'ulteriore novità e gli insegnanti a dover rifare i conti del proprio punteggio. )

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