ItaliaOggi-Scuola, la riforma Moratti perde 408 insegnanti per gli istituti materni
Circolare del ministero dell'istruzione. Ridotti i margini di sperimentazione dell'ingresso anticipato. Scuola, la riforma Moratti perde 408 insegnanti per gli istituti materni La rif...
Circolare del ministero dell'istruzione. Ridotti i margini di sperimentazione dell'ingresso anticipato.
Scuola, la riforma Moratti perde 408 insegnanti per gli istituti materni
La riforma Moratti perde 408 insegnanti per la scuola materna. Il contingente, che era stato riservato dal ministero dell'istruzione per garantire l'iscrizione anticipata alla scuola dell'infanzia dei bambini con meno di tre anni, una delle novità della legge n. 53/2003, è venuto allo scoperto e ha perso il vincolo di destinazione.
Nelle scuole arriveranno i docenti in più, ma per eliminare le liste d'attesa dei bambini che hanno già compiuto i tre anni. Solo se ci saranno posti disponibili ulteriori e se il comune darà l'assenso per la fornitura dei servizi aggiuntivi si potrà sperimentare l'ingresso anticipato. Lo sblocco è stato deciso dallo stesso ministero dell'istruzione, che ieri ha messo a punto una circolare inviata a tutti i direttori scolastici regionali con l'indicazione del piano di priorità e di riparto delle nuove disponibilità.
La circolare richiama la legge di riforma della scuola, che prevede, per quanto concerne la scuola dell'infanzia, che 'per gli anni scolastici 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006 possono iscriversi, secondo criteri di gradualità e in forma di sperimentazione, compatibilmente con la disponibilità di posti e delle risorse finanziarie dei comuni, secondo gli obblighi conferiti dall'ordinamento e nel rispetto dei limiti posti alla finanza comunale, al primo anno della scuola dell'infanzia i bambini e le bambine che compiono tre anni di età entro il 28 febbraio' dell'anno di riferimento. Il decreto legislativo n. 59/2004 ha precisato che l'anticipo deve avvenire secondo criteri di gradualità e in forma sperimentale, ma anche 'in relazione all'introduzione di nuove professionalità e modalità organizzative'.
Ma sulle nuove professionalità e sulle nuove modalità organizzative la trattativa avviata il 30 agosto scorso all'Aran con i sindacati, e che riguarda anche l'introduzione del docente tutor, si è arenata. Causa principale, l'assenza di risorse ad hoc. 'Ciò posto e tenuto conto della circostanza che i tempi a disposizione per la definizione di nuove figure professionali non sono compatibili con le particolari e indifferibili esigenze rappresentate dalle diverse realtà territoriali, si dispone che, nelle more di tale definizione, si dia corso all'istituzione in organico di fatto dei posti'. La tabella di riparto assegna il numero più alto di cattedre, ossia 56, alla regione Piemonte, seguita dal Veneto, a quota 52, e dal Lazio, a quota 50. I posti in più saranno utilizzati 'per la graduale generalizzazione del servizio e ove ricorrano le condizioni', ricorda la nota, per la sperimentazione. Che dunque è subordinata all'esaurimento delle liste di attesa, alla disponibilità di posti nella scuola interessata, sia sul piano logistico sia di dotazione organica degli insegnanti, al consenso del comune a incrementare le forniture di servizi, dalla mensa ai trasporti. Ogni scuola che accetterà un anticipatario dovrà fra l'altro ridurre di tre alunni la classe coinvolta, secondo quanto prevede il decreto n. 100 del 2002. 'Finalmente i posti disponibili sono stati attribuiti, anche se sono una goccia nel mare delle necessità', ha detto Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola.
'I nuovi posti devono prevalentemente servire a soddisfare le liste di attesa, in considerazione che per gli anticipi la fase negoziale, che doveva individuare nuove figure professionali, non è conclusa', commenta Francesco Scrima, leader della Cisl scuola. 'Ci sono scuole che già hanno accettato i bambini più piccoli, pur in presenza di liste di attesa, questa decisione è tardiva', è il commento di Enrico Panini, segretario Cgil scuola.