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ItaliaOggi: Scuola, la grande incompiuta

Si riaprono i cantieri delle grandi riforme della scuola e dell'università

27/05/2006
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ItaliaOggi

Si riaprono i cantieri delle grandi riforme della scuola e dell'università. Che fosse tutto da rifare, il neoministro dell'università e ricerca, Fabio Mussi, lo ha fatto capire da subito, bloccando all'indomani dell'insediamento i decreti sulle nuove classi di laurea decise dal suo predecessore, Letizia Moratti.
A sua volta, il responsabile dell'istruzione, Beppe Fioroni, ha annunciato interventi correttivi mirati sulla riforma della scuola, sempre targata Moratti. Ora è ufficiale: nel calendario delle priorità dell'azione di governo comunicato al parlamento figura la revisione di entrambe le leggi di riforma.

´I ministri competenti provvederanno alla rimodulazione dei tempi di attuazione del 2° ciclo della riforma della scuola e alla correzione dei decreti sulle nuove classi di laurea e sulla programmazione triennale 2007-2009'.

Formulazione volutamente generica, la prima, che prelude al rinvio della sperimentazione dei contestati nuovi licei, a oggi prevista per settembre. Fioroni è deciso ad aprire un tavolo di confronto con sindacati, regioni e imprese per decidere come rimodellare la scuola secondaria superiore e il canale della formazione professionale. E per farlo ha bisogno di tempo. Lo slittamento della sperimentazione pare dunque una strada obbligata. Intanto, dovrà però affrontare la patata bollente della mancata copertura finanziaria dei prossimi esami di maturità, lasciata in eredità dalla Moratti.

Come denunciato da ItaliaOggi il 14 marzo scorso, mancano all'appello circa 50 milioni di euro per pagare i compensi ai commissari degli esami di stato di quest'anno. Ammanco che si somma a quello maturato per gli anni pregressi: 436 milioni di euro. Per l'università si tratta di interventi ancora più radicali. Per Fabio Mussi, che la sperimentazione del cosiddetto modello a Y debba essere sospesa è scontato. E che si debba tornare al modello premorattiano del 3+2 anche: tre anni di base per tutti e due di specializzazione. Il restyling punta tra l'altro a eliminare la proliferazione dei corsi triennali e a garantire uno standard più elevato di qualità della formazione.

Mussi rivedrà infine i criteri per l'istituzione di nuove università e l'accesso ai finanziamenti. L'attuale decreto Moratti sulla programmazione triennale 2007/09 sarà infatti anch'esso sospeso.


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