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ItaliaOggi: Scuola, ecco i nuovi programmi

Il ministro Fioroni cambia i piani di studio. Si parte a settembre, con due anni di sperimentazione.

12/07/2007
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ItaliaOggi

Alessandra Ricciardi

Educazione sessuale sin dall'infanzia, niente più cucito

Sono 64 pagine, contro le quasi 100 della Moratti. Sono i nuovi programmi della scuola dell'infanzia, delle elementari e delle medie che i docenti dovranno applicare quando riprenderanno servizio a settembre. Già, perché nonostante le scuole siano ormai chiuse, il ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, ha messo fuori i nuovi piani di studio che mandano in soffita quelli Moratti. Un altro troncone della riforma di letizia Moratti cancellato in poco più di un anno dal cambio di governo. I nuovi piani, da ieri al Consiglio nazionale della pubblicaistruzione per il parere di rito prima del via libera defintivo, puntano a una svolta radicale ma non brutale. Sono infatti sperimentali, e tali resteranno per due anni. Il che vuol dire che le scuole potranno attuarli come riterranno opportuno. Una scelta, questa dettata dallanecessità di segnare la svolta senza richiedere alla scuola un lavoro impossibile. Anche perché i nuovi libri, tarati sulle nuove idnciazioni nazionali, non esistono. Glie ditori , che della riforma erano stati rpeavvertiti mesi fa, non hanno fatto in tempo a ritarare i libri di testo. A ristamaore vecchie copie premorattinae, qeusto sì'. e forse proprio su questo si reggerà la sperimentazione a cui Fioroni assegna il destino della sua riforma.
I programmi, stilati dalla commissione di studiosi presieduta da Mario Ceruti, non dettano più curriculum obbligatori, non indicano più tassativamente agli insegnanti cosa fare. Potranno tarare i piani di studio così come riterrano opportuno,tenendo conto del gruppo classe che hanno davanti. Non ci saranno più, però, piani personalizzati, che tante lamentele avevano suscitato tra gli insegnanti per il carico di lavoro aggiuntivopche questi comportavano.

Nella scuola del primo ciclo gli apprendimenti vengono organizzati in base a tre aree: linguistico-artistico espressiva; storico-geografico-sociale, matematico-scientifico-tecnologico. Le indicazioni fissano obiettivi di apprendimento minimo al terzo e quinto anno della primaria e al terzo anno della scuola secondaria di primo grado, ovvero le medie. Per la scuola dell'infanzia tra i campi di esperienza che gli insegnanti dovranno sviluppare vi è quello legato al corpo e la movimento. Sarà stata l'esperienza comunque inquietante della scuola di Rignano Flaminio, ma nei programmi sputano, tra le competenze che i bambini dovranno avere, anche la conoscenza del proprio corpo, di cosa fa bene e cosa fa male, delle «differenze sessuali e di sviluppo». Attenzione, poi, all'apprendimento della lingua italiana, ma anche al consolidamento di quella materna qualora questa dovesse essere differente. Un'attenzione, nelle intenzioni dei pedagogisti, che dovrebbe aiutare lo sviluppo di una cultura dell'accoglienza e dell'integrazione. Alle elementari, i docenti dovranno seguire con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione delle identità di genere. Il compito specifico del primo cilo è quello di promuovere l'alfabetizzazione di base, attraverso linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. Ed è la storia ad assumere un ruolo detemrinante alle elementari: si continuerà come con la Moratti, ovvero con lo studio del mondo greco e romano, anche con ragion amentiper categorie (migrazione, conquiste...) fino in quinta elementare. Dal medioevo in poi si studierà alle medie. L'ultimo anno delle medie dovrà essere dedicato al Novecento, in paricolare alle vicende dello stato italiano. T ra le novità, salta l'economia domestica, anche il taglio e cucito,c he aveva introdotto la Moratti nell'area tecnologia. Più spazio, invece, ai computer e all'informatica.


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