ItaliaOggi: Saperi essenziali, ma quali?
Marina Lepri e Patrizia Pernice rispettivamente insegnanti di lettere e matematica istituto comprensivo Leonardo da Vinci (Roma)
Il decreto 31/07/07, la direttiva 3/08/07 e le indicazioni nazionali lasciano inizialmente perplessi. «Tornano in evidenza la grammatica e la sintassi... la geografia recupera lo studio dell'Europa e del mondo_ si recuperano gli aspetti educativi presenti nel cuore di ogni disciplina, meno educazioni, più educazione». Le parole sono importanti, spesso sostanziano i contenuti anziché veicolarli semplicemente. I detrattori hanno gridato allo scandalo, parlando di ritorno al passato. Le cose non stanno così.Il nostro modo di pensare ci porta a concepire la persistenza e il cambiamento come opposti. Le riforme sono sempre avvenute all'insegna del cambiamento e, spesso, pur di cambiare, ci si è trovati a fare le stesse cose definendole in modo diverso. La persistenza e il cambiamento sono presentati non più come opposti ma come complementari. È un invito a partire dalle buone prassi interne alle scuole, a confermarle e a rafforzarle per riprendere a costruire il cambiamento. È positivo il rilancio della ricerca didattica che impegnerà gli insegnanti in attività di studio e nella disponibilità all'innovazione. Siamo chiamati a riappropriarci del nostro ruolo, attraverso una prima fase di approfondimento e di studio che ci consenta di mettere solide basi per un lavoro successivo di costruzione di un curricolo di scuola in grado di coniugare la dimensione nazionale con quella locale. La scuola deve assumere il cambiamento puntando sulle opportunità offerte dall'autonomia, perché le Indicazioni non contengono ricette e non prescrivono modalità di lavoro a cui attenersi. Gli aspetti che richiedono un cambiamento nel nostro lavoro sono la continuità, la dimensione interculturale, l'intreccio tra le diverse aree disciplinari che richiedono meno lavoro individuale e più di squadra. Avverrà gradualmente, ma siamo chiamati a operare in uno sforzo verso i saperi essenziali Potremo confrontarci con traguardi di competenze espliciti, in graduale sviluppo tra i cicli.