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ItaliaOggi: Salute mentale sotto esame

Negli Stati Uniti abbondano i test di controllo sugli studenti di tutte le età.

10/10/2006
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ItaliaOggi

In crescita il ricorso ai farmaci per iperattività

Allarme in Usa per l'eccesso di controlli sulla salute mentale degli alunni di scuola.
All'interno di un piano per l'integrazione dei disabili nella comunità generale, l'amministrazione guidata da George W. Bush ha voluto prestare particolare attenzione alla prevenzione della disabilità mentale, considerata talmente comune da essere rilevabile in quasi tutte le famiglie. Una commissione di studio, istituita nel 2004, raccomanda che nelle scuole diventi pratica normale sottoporre i bambini a esami psichiatrici, per ´identificare precocemente i problemi di salute mentale e collegarli a cure mediche appropriate'. Ciò significa avviare all'uso degli psicofarmaci bambini la cui iperattività o distrazione corrisponde spesso, dicono gli specialisti, a una fase diversa di sviluppo.

Fra i modelli di intervento raccomandati dal governo federale, che ha stanziato 20 milioni di dollari per incentivare questo tipo di iniziative, c'è il programma chiamato ´Teen Screen', elaborato dalla Columbia University. Provato su decine di migliaia di ragazzi dai 14 ai 16 anni, Teen Screen mira a sottoporre a screening il maggior numero possibile di giovani per stabilire se sono a rischio di suicidio, se si drogano o se soffrono di ansia, depressione o alcolismo. Le prove comprendono domande del tipo: ´Ti sei sentito spesso nervoso o a disagio con altri bambini, poniamo, alla mensa scolastica o a una festa?'; ´C'è stato un tempo in cui sentivi di avere meno energia del solito?'. Sulla base delle risposte si decide se un ragazzino cova problemi di salute mentale, e avviarlo quindi all'uso di farmaci psicostimolanti o antidepressivi dagli effetti collaterali pericolosi o non del tutto compresi.

Se si considera che il rapporto della Commissione stima che dal 5 al 9% dei bambini contraggono una malattia mentale che li renderà di fatto disabili, si ha la misura del giro di affari che può innescare uno screening del genere diretto a tutta la popolazione scolastica.

Chi critica l'iniziativa del governo la ritiene una pericolosa ingerenza nella sfera più delicata della vita dei giovani.

Operatori scolastici e assistenti sociali si troverebbero infatti ad avere il potere di incidere sui comportamenti dei bambini per riportarli a parametri di normalità del tutto soggettivi. Sono state denunciate inoltre pressioni da parte delle compagnie farmaceutiche a favore dei funzionari in grado di orientare i piani di intervento.

Lo screening non è obbligatorio, si difendono i sostenitori di questi interventi.

Tuttavia il consenso dei genitori è dato anche dal silenzio-assenso, che bypassa ogni inquietudine contando sulla naturale fiducia dei genitori nell'operato della scuola. Si conoscono inoltre casi di genitori minacciati in passato di denuncia per abuso di minori per essersi rifiutati di far dare ai figli delle medicine psichiatriche. Nel 2002 le ricette per antidepressivi prescritti a bambini e adolescenti negli Stati Uniti sono state oltre 11 milioni.


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