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ItaliaOggi-Riforma, il giallo della direttiva che non c'è

Riforma, il giallo della direttiva che non c'è Insegnanti tutor, orari di lavoro, profilo professionale: rischia di slittare a dopo l'avvio dell'anno scolastico il confronto sindacati/Aran ...

22/06/2004
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ItaliaOggi

Riforma, il giallo della direttiva che non c'è

Insegnanti tutor, orari di lavoro, profilo professionale: rischia di slittare a dopo l'avvio dell'anno scolastico il confronto sindacati/Aran su questi aspetti della riforma Moratti.
Con la conseguenza che dal prossimo settembre le scuole si troveranno tra due fuochi: attuare la riforma, e dunque individuare anche il turor, come chiede il ministero, astenersi dall'introdurre le novità, perché riguardano materie contrattuale 'non disponibili', come sostengono i sindacati.

Le sigle sindacali rivendicano da tempo l'apertura di un tavolo negoziale, come prevede l'articolo 43 del contratto collettivo nazionale. Secondo Cgil, Cisl e Uil scuola, infatti, le indicazioni date dalla Moratti nel decreto legislativo attuativo n. 59/2004, a partire dall'introduzione di una nuova figura professionale, appunto il tutor alle elementari e alle medie, sarebbero illegittime perché interverrebbero unilateralmente su materia contrattuale.

La vertenza, quella sulla necessità di addivenire a un accordo, sembrava essersi chiusa la scorsa settimana, quando è stato annunciato l'invio di una direttiva dal ministero dell'istruzione all'Aran e alla funzione pubblica per l'avvio del negoziato. Ma è stato un falso allarme. Più che una direttiva si tratta di una lettera, firmata dal ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, insufficiente però all'apertura di una trattativa contrattuale.

Nessun tavolo negoziale produttivo di effetti potrà essere costituito fin quando dalla funzione pubblica, dopo il via libera del consiglio dei ministri, non sarà emanata una specifica nota di indirizzo che indichi all'Aran, l'agenzia governativa per la contrattazione nel pubblico impiego, le linee guida a cui attenersi nel confronto con la parte sindacale.

C'è dunque il rischio concreto di uno slittamento del confronto, alla vigilia dell'apertura del nuovo anno scolastico, quando la riforma Moratti (legge n. 53/2003) partirà nella scuola elementare e al primo anno delle medie. E intanto va avanti, davanti al Tar Lazio, il ricorso presentato dai confederali che lamentano l'illegittimità dell'intervento unilaterale del ministero.


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